Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Ugo, Marcello, Michel, Philippe: ruoli costruiti attorno agli attori, che mantengono sul set il loro nome. L'eccellenza degli attori italiani e francesi guidata dalla mano sapiente, anticonformista e già ormai da tempo consacrata del visionario Ferreri: ne esce un indiscutibile capolavoro. Leggero sui temi forti (la morte, ma principalmente l'agonia, parallela a quella della civiltà consumista in cui abbondanza significa incapacità di frenarsi e quindi autodistruzione), greve sulle amenità (profluvio di peti, escrementi, funzioni corporee e sesso a volontà, anche controvoglia, anche solo per passatempo): l'apice di Ferreri e una prova memorabile per i quattro protagonisti. Cult.
Quattro amici di mezza età in una villa di campagna; obiettivo: ammazzarsi di cibo. Alcune prostitute appositamente convocate per allietare la permanenza dei quattro finiscono per andarsene disgustate. Rimane con loro solo una maestrina ninfomane, finita lì per caso, che li vede morire ad uno ad uno.
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