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La grande abbuffata

Regia di Marco Ferreri vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La grande abbuffata

di claudio1959
7 stelle

La grande abbuffata geniale apologo di Marco Ferreri, sesso, cibo ingurgitato fino allo sfinimento e morte fuori Parigi, metaforico, ma gran cinema di lusso.

locandina

La grande abbuffata (1973): locandina

Marcello Mastroianni, Philippe Noiret, Andréa Ferréol, Michel Piccoli, Ugo Tognazzi

La grande abbuffata (1973): Marcello Mastroianni, Philippe Noiret, Andréa Ferréol, Michel Piccoli, Ugo Tognazzi

La grande abbuffata Francia/Italia 1973 la trama:Quattro uomini, stanchi e delusi dalla vita che conducono annoiati e totalmente sfatti mentalmente e fisicamente, prendono tutti insieme la decisione di suicidarsi in compagnia di giovani prostitute ed una maestra, rinchiudendosi in una villa fuori Parigi, per mangiare fino allo sfinimento e quindi morire. La recensione: Il film maledetto con “Ape regina” del 1963 del grande Marco Ferreri, il suo più grande successo commerciale “La grande abbuffata, rappresenta in modo cinico ed esaustivo la morte della borghesia, che si consuma nel lusso e nell’abbondanza. Un film in cui si ingurgita cibo dall’inizio fino alla fine, con la partecipazione di giovani prostitute ingaggiate per soddisfare i bisogni sessuali, con secrezioni corporali e flatulenze mefitiche, meno male che il film non fu concepito con il sistema “Odorama”, come un film di John Waters. Il bellissimo soggetto e la sceneggiatura sono firmati da Rafael Azcona ed il regista medesimo, i dialoghi caustici e surreali sono di Francis Blanche, la fotografia di Mario Vulpiani ed infine la colonna sonora di Philippe Sarde. Il film è molto ambizioso, provocatorio, una grottesca allegoria che si scaglia con virulenza contro la società del benessere e dello spreco, il tutto in forma di apologo. I quattro protagonisti sono bravissimi:Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Philippe Noiret e Marcello Mastroianni, il meglio dell’epoca, con l’aggiunta della fantastica recitazione in questo film di Andréa Ferréol nel ruolo di Andrea la maestra obesa. Un film sulla morte per overdose di cibo, simbolo di disfacimento fisico ed annientamento psicologico, un suicidio voluto e raggiunto . Nessuno è simpatico in questo film a parte le “donnine allegre”, che stanno al gioco a pagamento, sono corpi da violare e possedere, in modo animalesco. Cibo in abbondanza, cucinato in tutti i modi e sesso a go go. Un film disturbante, quasi fastidioso, nella forma e nella sostanza, però capace negli anni di non invecchiare, perché ancora oggi molto potente. I protagonisti sono sensazionali, stanno al gioco e danno libero sfogo alla loro capacità affabulatoria. Particolarmente gustosa l’imitazione di Ugo Tognazzi di Don Vito Corleone ne “Il Padrino”del 1972. In buona sostanza un film che va rivisto con attenzione, un caso più unico che raro di opera originale, imperfetta, ma cinema allo stato puro. Voto 7.5 Interpreti e personaggi Ugo Tognazzi: Ugo Marcello Mastroianni: Marcello Philippe Noiret: Philippe Michel Piccoli: Michel Andréa Ferréol: Andréa, la maestra Solange Blondeau: Danielle, prostituta Florence Giorgetti: Anne, prostituta Michèle Alexandre: Nicole, la vecchia tata di Philippe Monique Chaumette: Monique, moglie di Ugo Rita Scherrer: Anulka Henri Piccoli: Hector Bernard Ménez: Pierre Louis Navarre: Braguti Cordelia Piccoli: Barbara Giuseppe Maffioli: lo chef James Campbell: Zac Patricia Milochevich: Mini Mario Vulpiani: il copilota Gérard Boucarou: l'autista Margaret Heneywell: una hostess Annette Carducci: una hostess Eva Simonnet: la segretaria

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