Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Cominciamo col dire che si è parlato di questo Pinocchio come di una versione fedele e filologica... eppure mancano personaggi, il cane Melampo e il pescatore verde... e pur se l’ambientazione c’è manca il clima brioso che la caratterizza...
Tante mancanze quindi riempite da un caravan serraglio di personaggi para circensi che ne danno una virata decisamente dark e disincantata... E il cast? Niente male un “contenuto” Roberto Benigni nei panni di Geppetto, apatico e poco empatico Federico Ielapi nella parte del burattino... poco più che macchiette il gatto e la volpe di Papaleo e Ceccherini, azzeccata invece la fatina di Marine Vacth... anche se non ben comprensibile l’averla sdoppiata in versione bambina... ottimo sicuramente Nino Scardina nella parte dell’inquietante omino di burro! Il racconto procede un po’ a rilento tra interni scarsamente illuminati ed esterni plumbei creando un effetto monocorde in tutto l’assieme di nani e acrobati messi in scena da Garrone... anche se alla fine Pinocchio è sempre Pinocchio e strappa la commozione... complice anche il bel motivo musicale che pare riecheggiare quello di Comencini/Manfredi... ma quella, come qualcuno disse, è veramente un’altra storia!
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