Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Che motivo c'era di rifare ancora Pinocchio? Difficile rispondere, fatto sta che Matteo Garrone cambia totalmente genere e si confronta con la più famosa fiaba italiana. Nel progetto confluisce ancora una volta Benigni, che passa dal ruolo del burattino a quello di Geppetto. Notevole Ceccherini, nei panni della volpe, al punto da annichilire Rocco Papaleo (il gatto). Divertente il giudice scimmione (eccellente Teco Celio). Si contrae il ruolo di Lucignolo, così come si riduce, rispetto al film di Benigni, la comicità. Garrone è nei toni più fedele alla storia di Collodi, riproposta per l'ennesima volta senza innovazioni di sorta. Tra le sequenze degne di nota va segnalata la trasformazione di Lucignolo e di Pinocchio in ciuchini. Ottime la fotografia e le scenografie. Una buona prova di cui però non si sentiva certo la mancanza.
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