Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Matteo Garrone cerca di trasporre il classico letterario senza tempo di Carlo Collodi, fallendo.
Se l'impianto figurativo è raffinato e recupera le suggestioni visive filologiche delle prime illustrazioni, la messa in scena del regista è troppo fredda e la sceneggiatura ha un passo talmente veloce e affrettato da impedire ai diversi episodi di accrescere una tenuta drammatica efficace. Emblematico da questo punto di vista il dimenticabilissimo segmento del "Paese dei Balocchi" , risolto in pochi minuti con una manciata di inquadrature. Anche l'empatia del protagonista, purtroppo, è modesta se paragonata a quella degli altri personaggi e il trucco di simil legno non aiuta.
Un film sbagliato tanto quanto quello del Benigni regista, incapace di emozionare e di rendere giustizia alla fonte letteraria. Lo scettro della migliore trasposizione resta saldo nelle mani di Comencini e Disney, a parimerito. Resta impresso un monumentale Ceccherini nei panni della volpe, che da solo riesce a dirigere le scene che lo vedono protagonista.
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