Il film ricostruisce, con personaggi ispirati alla realtà e con personaggi di fantasia, la caduta di Bettino Craxi, uomo di Stato italiano.
Note
Hammamet riflette su uno spaccato scottante della nostra Storia recente. Sono passati vent'anni dalla morte di uno dei leader più discussi del Novecento italiano, e il suo nome, che una volta riempiva le cronache, è chiuso oggi in un silenzio assordante. Fa paura, scava dentro memorie oscure, viene rimosso senza appello. Basato su testimonianze reali, il film non vuole essere una cronaca fedele né un pamphlet militante. L'immaginazione può tradire i fatti “"realmente accaduti" ma non la verità. La narrazione ha l'andamento di un thriller, si sviluppa su tre caratteri principali: il re caduto, la figlia che lotta per lui, e un terzo personaggio, un ragazzo misterioso, che si introduce nel loro mondo e cerca di scardinarlo dall'interno.
Scusate...
Ma a parte la bravura riconosciuta di Gianni Amelio e la professionalità di tutti gli attori (Favino veramente bravo) era proprio proprio "necessario" questo Film?
Mah!...
Concordo pienamente con il commento di Mr Rossi. Si può vedere;voto:quasi 7. Sfiora solamente la vicenda giudiziaria,ma sarebbe stato troppo lungo approfondire.Bella l'ultima mezz'ora compresi i 10 minuti onirici di rimando felliniano. Favino a volte ,dietro la maschera ,si vede..
Noioso film sulla caduta e l' esilio dorato di un importante esponente corrotto della politica italiana degli anni ottanta, che oggi nessuno ricorda e tantomeno rimpiange, eccetto i figli che hanno apprezzato questo film. Complimenti al truccatore ma per l' ennesima rappresentazione del malcostume politico nazionale sono solo altri soldi sprecati.
Film un po’ troppo lento, che riesce solo parzialmente a ricostruire efficacemente gli ultimi anni di vita di Craxi. Di pregio l’interpretazione di Favino.
Un Favino grandioso e un buon biopic (che non annoia di certo).Poi si puo' dissentire (anche a livello politico)ma se giudico il film per me e' piu' che discreto.
Pseudo biografia romanzata, tra il thriller, il dramma e la commedia, di Bettino Craxi, realizzata per commemorare il ventesimo anniversario della sua dipartita.
Film un po' lento ma molto significativo. Racconta la storia mostrando un personaggio che nel bene e nel male ha fatto la storia della politica italiana esaltando le sue caratteristiche meno conosciute. Attore di grande spessore che si presta a grandi ruoli.
Di cosa parliamo quando parliamo di Hammamet? Località turistica della Tunisia dove un bel giorno arrivò,non so come e con quali mezzi per viverci così a lungo,protetto da soldati armati fino ai denti,un tale che la Giustizia del suo Paese aveva condannato a parecchi anni di galera per aver rubato a man bassa.E da lì mai più tornò.
Opera irrisolta che lascia l'amaro in bocca sia che ci si attenda un film rivelatore, sia che si scavi nell'intimo. Non abbastanza vera nè verosimile, per soddisfare il primo caso, non abbastanza approfondita nè coinvolgente, per soddisfare il secondo.
Noia e sconforto: Amelio affronta in "Hammamet" una pagina difficile e mai raccontata della storia politica italiana e fallisce senza appello. Non una recensione ma qualche considerazione estetica (della politica, ce ne sb...)
Hammamet è una sfida complessa che Amelio domina e vince evitando certi sarcasmi e macchiette sorrentiniane, pur valide altrove, ma ancor più certe piatte agiografie tipiche di troppa esperienza tv, riuscendo a condensare con efficacia verità e finzione, concentrandosi sull'uomo, più che sulla politica deviata e corrotta di cui divenne simbolo.
Un film innazitutto metafisico. Interessante per l'idea, ma controverso nello sviluppo. Di sicuro troppo criptico, magari per paure legate a problemi di querele o per mancato approfondimento, non riesce a definire nè la psicologia di un leader carismatico come fu Bettino Craxi, nella pellicola "l'innominato", mai chiamato per nome.
"Anita dice che devo aggiungere anni alla mia vita. Ma io invece penso di dover aggiungere vita ai miei anni".
La fine del secolo, oltre che del millennio, è vicina, e il Leone, perduta ogni autorità e credibilità, è fuggito in esilio per evitare la gabbia.
Il suo ritiro, privilegiato più che dorato, lo mette al riparo dai provvedimenti che gravano sulla… leggi tutto
Siamo nel 1989, durante il Congresso del PSI,mentre i suoi seguaci lo acclamano, Vincenzo Sartori, personaggio di fantasia, è molto critico nei confronti di Craxi, all'epoca leader indiscusso del partito e ago della bilancia del governo italiano, manifestando i suoi timori, circa la tenuta di un partito che si sta sgretolando,assediato da pericolose… leggi tutto
Sonata for Hitler, documentario di 11 minuti, girato nel 1979 da Sokurov mostrò come parlare del destino di un uomo fornendo in pochi minuti una lettura della storia scevra da revisionismi e capace di assurgere ad altissima potenza lirica.
Le note di Bach e di Penderecki celebrarono il De profundis, poi il corto diventò il magnifico Moloch, primo atto della… leggi tutto
Per certi versi, l' "Hammamet" di Gianni Amelio, uscito nelle sale poco prima dello scoppio della pandemia di Covid-19 in Italia, lo si potrebbe paragonare al "Cuore di tenebra" di Conrad. Al quale Coppola si ispirerà per "Apocalypse Now". Il Presidente, come viene chiamato nel film, un meraviglioso Pierfrancesco Favino, il quale non si limita a fare Bettino Craxi, ma E' Bettino Craxi,…
Ebbene, ivi nuovamente sganciato da pedanti, costrittivi, spesso limitanti vincoli editoriali, mi cimenterò ancora una volta in una recensione flamboyant riguardante il film presto, ovvero nelle righe a venire, personalmente disaminato, spero in forma originale, “istruttiva” e al contempo tra il serio e il faceto. Ma la parola falotico, in italiano, esiste?…
Dopo i TOP USERS (post di un mese fa) propongo ora una selezione di "normal users" per i quali penso di poter citare il medesimo dizionario:
"lavorare per la…
Un vorrei ma non posso, una biografia che potremmo definire fantasiosa, che parte dell'assunto della grande colpa per costruire un racconto intimo del personaggio. Tutto è giocato sul filo delle emozioni, delle reazioni (anche isteriche), del rapporto difficile con il figlio, delle amanti. La vicenda politica è quasi assente, emerge solo nella lettera recapitata da un giovane che…
1999. Dalla prigione tunisina placcata in oro, assistiamo ai tardi malumori, alle confessioni finali, all'ultimo ruggito-rantolo di orgoglio dell'ultimo (unico?) statista italiano del '900.
E dalla placcatura emerge, inarrestabile, il ferro.
Iniziamo questa breve recensione liquidando subito il re Carnevale:
Pierfrancesco Favino glorioso, metamorfico, ipnotico.
Non diremo altro, per evitare…
La rivista Film Tv ha un rapporto adorante verso Gianni Amelio e aveva dato una media-voti superiore al 7 a questo film. Su IMDB le cose stanno molto diversamente, il grande pubblico ha dato una piena insufficienza. E chi ha ragione? Per me, the winner è, senza dubbio, il pubblico. Col quale sono allineato anche nel voto, un 5,5 o giù di lì. Tra i vari difetti che ho…
Fare un film su C. significa pensare a B. come suo figlio politico e culturale. Gli anni novanta sono stati per il primo una lenta agonia pubblica e privata verso la morte e per il secondo una ascesa veloce verso il potere. B. ha sostituito C. come male assoluto e per farlo ha dovuto “ucciderlo” mediaticamente. Il regista cerca di chiarire il quadro generale, cerca di giudicare…
Queste le candidature ai Premi David di Donatello 2021 dei film usciti al cinema dal 1? gennaio 2020 al 28 febbraio 2021, in ordine alfabetico, votate dal… segue
Col "rischio" di (ri)trovarci in Libia (Cirenaica e Tripolitania), Eritrea, Etiopia e Somalia... con un paio di ventiquattrore ricolme di compromessi di realpolitik, rimorsi di facciata che poco importano pure a chi…
- In un decennio d'iscrizione a FilmTV.it ho mai pubblicato una classifica dei migliori film - fra quelli cui ho avuto l'opportunità di assistere - dell'anno passato: lo faccio in quest'occasione perché…
Un bambino lancia con la fionda un sasso che manda in frantumi il vetro di una finestra: è Bettino Craxi, che nella scena successiva è già il leader del suo partito, all’apice della carriera politica ma anche all’inizio del suo rapido e rovinoso declino.
Il suo personaggio, interpretato da un Pierfrancesco Favino incredibilmente somigliante al vero, fa…
Già la casa produttrice, facente capo ad Agostino Saccà, doveva farmi intuire il vero intento del film: un omaggio a Bettino Craxi, leader-martire che vediamo nel suo tragico declino nella città del titolo.
Dopo un'apertura, ambientata in uno degli ultimi congressi socialisti, sempre sfarzosi, dove Bettino riceve una plebiscitaria conferma alla guida del partito, insieme ad…
Questo film racconta l'ultimo anno di vita presso la cittadina tunisina di Hammamet di un personaggio nel quale è riconoscibile Bettino Craxi. L'uomo politico, la cui salute si aggrava sempre di più, qui è assisitito dalla figlia Anita e riceve visite da chi gli è legato, sia per vicende pubbliche, sia per motivi personali. Tra chi intrattiene rapporti con lui, oltre…
"Hammamet" mostra la trasformazione di un dio in un essere umano, l'immortale che diventa mortale. L'ultimo, impegnativo, Amelio, è un film sull'uomo Bettino Craxi, molto prima che sul politico. Dopo averlo visto, ritengo del tutto inappropriate le critiche per un fantomatico "revisionismo" perpetrato dal regista calabrese, visto che è una pellicola sulla decomposizione, politica e…
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Commenti (26) vedi tutti
Fours spheres is not mei ke due... 4
commento di BradyUn grande film? No! Un grande Favino? Forse. Un buon Amelio? Sì. Una bona Gerini nella sua breve apparizione? Certo, bonissima.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirFantasioso, ben recitato, ma non convince in pieno
leggi la recensione completa di siro17MI aspettavo molto di più. Film perdibile.
leggi la recensione completa di tobanisDiscreto film, un po’ lungo e abbastanza noioso. Bravo Favino, meno gli altri attori. Poco incisivo.
commento di FabiousScusate... Ma a parte la bravura riconosciuta di Gianni Amelio e la professionalità di tutti gli attori (Favino veramente bravo) era proprio proprio "necessario" questo Film? Mah!...
commento di GnaulzColpire al cuore di nuovo.
leggi la recensione completa di tafoConcordo pienamente con il commento di Mr Rossi. Si può vedere;voto:quasi 7. Sfiora solamente la vicenda giudiziaria,ma sarebbe stato troppo lungo approfondire.Bella l'ultima mezz'ora compresi i 10 minuti onirici di rimando felliniano. Favino a volte ,dietro la maschera ,si vede..
commento di stany11Buone Interpretazioni Film visionabile solo per una volta causa possibili momenti di noia galoppante.voto.6.
commento di chribio1Noioso film sulla caduta e l' esilio dorato di un importante esponente corrotto della politica italiana degli anni ottanta, che oggi nessuno ricorda e tantomeno rimpiange, eccetto i figli che hanno apprezzato questo film. Complimenti al truccatore ma per l' ennesima rappresentazione del malcostume politico nazionale sono solo altri soldi sprecati.
commento di Mr RossiPuò piacere o non piacere, ma merita la visione non fosse che per un Favino che letteralmente giganteggia.
commento di paoscaFilm un po’ troppo lento, che riesce solo parzialmente a ricostruire efficacemente gli ultimi anni di vita di Craxi. Di pregio l’interpretazione di Favino.
commento di Falco00Un Favino grandioso e un buon biopic (che non annoia di certo).Poi si puo' dissentire (anche a livello politico)ma se giudico il film per me e' piu' che discreto.
commento di ezioA parte i trucchi e l'interpretazione di Favino, il film è una vera e propria occasione mancata, perché non c'è niente che non sia di superficie...
commento di logosPseudo biografia romanzata, tra il thriller, il dramma e la commedia, di Bettino Craxi, realizzata per commemorare il ventesimo anniversario della sua dipartita.
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75Film di Gianni Amelio che racconta gli ultimi mesi di vita di Craxi. Sviluppato l'aspetto umano, in sordina quello politico.
leggi la recensione completa di Furetto60Film un po' lento ma molto significativo. Racconta la storia mostrando un personaggio che nel bene e nel male ha fatto la storia della politica italiana esaltando le sue caratteristiche meno conosciute. Attore di grande spessore che si presta a grandi ruoli.
commento di MapaoloDi cosa parliamo quando parliamo di Hammamet? Località turistica della Tunisia dove un bel giorno arrivò,non so come e con quali mezzi per viverci così a lungo,protetto da soldati armati fino ai denti,un tale che la Giustizia del suo Paese aveva condannato a parecchi anni di galera per aver rubato a man bassa.E da lì mai più tornò.
leggi la recensione completa di yumeOpera irrisolta che lascia l'amaro in bocca sia che ci si attenda un film rivelatore, sia che si scavi nell'intimo. Non abbastanza vera nè verosimile, per soddisfare il primo caso, non abbastanza approfondita nè coinvolgente, per soddisfare il secondo.
leggi la recensione completa di Souther78“Ma in Italia le cose stanno cambiando, il peggio è alle spalle”... “Alle spalle di chi?”
leggi la recensione completa di BrunoarceriInsostenibile, lentissimo, vuoto, la bravura di Salvino non può salvare questo film. Da dimenticare
commento di gando80Noia e sconforto: Amelio affronta in "Hammamet" una pagina difficile e mai raccontata della storia politica italiana e fallisce senza appello. Non una recensione ma qualche considerazione estetica (della politica, ce ne sb...)
leggi la recensione completa di BigSurA parte Favino, sempre bravissimo, il resto è fiacco fiacco. Deludente.
commento di Stelvio69Amelio 100%
commento di monsieur opalHammamet è una sfida complessa che Amelio domina e vince evitando certi sarcasmi e macchiette sorrentiniane, pur valide altrove, ma ancor più certe piatte agiografie tipiche di troppa esperienza tv, riuscendo a condensare con efficacia verità e finzione, concentrandosi sull'uomo, più che sulla politica deviata e corrotta di cui divenne simbolo.
leggi la recensione completa di alan smitheeUn film innazitutto metafisico. Interessante per l'idea, ma controverso nello sviluppo. Di sicuro troppo criptico, magari per paure legate a problemi di querele o per mancato approfondimento, non riesce a definire nè la psicologia di un leader carismatico come fu Bettino Craxi, nella pellicola "l'innominato", mai chiamato per nome.
leggi la recensione completa di gaiart