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A metà dell'orizzonte

Regia di Delphine Lehericey vedi scheda film

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La recensione su A metà dell'orizzonte

di supadany
7 stelle

Festa del Cinema di Roma 2019 - Alice nella città.
Il processo di crescita dei giovani non è mai uniforme, tanto meno assoggettabile a regole predeterminate.
Infatti, per quanto sussistano dei passaggi di rito, le tempistiche di attuazione sono strettamente collegate alle esperienze vissute, suddivisibili tra la famiglia, la sfera delle amicizie e l'intervento di imponderabili fattori esterni.
Estate 1976. La Francia è flagellata da un'ondata di calore che manda in crisi l'agricoltura, soprattutto la larga fetta gestita su scala familiare, un segmento con mezzi insufficienti per affrontare eventi eccezionali e catastrofici.
Così, la famiglia del tredicenne Gus (Luc Bruchez) comincia ad accusare il colpo, nonostante le amorevoli cure di mamma Nicole (Laetitia Casta) e il duro lavoro nei campi svolto dal capofamiglia.
La situazione prenderà una piega ancora peggiore con l'arrivo di Cécile (Clémence Poesy), un'amica intima di Nicole.
Da questo momento in poi, il piccolo Gus sarà chiamato ad affrontare le prime grandi sfide della sua vita.

 

Laetitia Casta, Thibaut Evrard, Luc Bruchez

Beyond the Horizon (2019): Laetitia Casta, Thibaut Evrard, Luc Bruchez


Adattato dal romanzo A metà dell'orizzonte scritto da Roland Buti, Beyond the horizon è sostanzialmente un racconto di formazione, che ha il suo centro gravitazionale in Gus, dalla cui visuale la regista Delphine Lehericey osserva un panorama umano in crescente difficoltà.
Dalla crisi economica dell'agricoltura al disfacimento del tradizionale assetto familiare, con il patriarcato costretto ad abdicare, le certezze iniziali vengono prima compromesse e in seguito falcidiate, scaraventando il giovane protagonista in uno stato di perenne agitazione e rabbia incotrollabile.
Allargando la lente di osservazione, si trovano comunque anche altri umori, per una miscela disarticolata, per nulla addomesticata. In tal senso, parliamo di un film lunatico, che scansa le scorciatoie conciliatorie per catturare reazioni impulsive ma credibili.
In più, va anche dritto per la sua strada, incespicando giusto in alcuni raccordi solamente abbozzati, fino a conseguire un'incipiente consapevolezza. Non una lieta novella a tutto tondo, ma un equilibrio tutto da tastare, allietante quel tanto che basta per riporre il broncio in un cassetto, riappacificarsi - almeno temporaneamente - con il mondo e tornare a sorridere.
Un po' spericolato ma tremendamente sincero nella trasmissione delle emozioni.
Ruvido e autentico.

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