Regia di Pietro Marcello vedi scheda film
A dirigere Martin Eden è Pietro Marcello, regista e sceneggiatore italiano. Nato a Caserta nel 1976, Marcello ha frequentato l'Accademia di Belle Arti, dove ha studiato pittura. Autodidatta, dal 1998 al 2003, ha lavorato come organizzatore e programmatore della rassegna cinematografica Cinedamm presso il Damm di Montesanto a Napoli, di cui è stato uno dei fondatori. In quegli anni ha realizzato il radiodocumentario Il tempo dei magliari e i suoi primi cortometraggi, Carta e Scampia. Nel 2004 ha portato a termine il documentario Il Cantiere con cui ha vinto l'XI edizione del Premio Libero Bizzarri. L'anno seguente ha realizzato La Baracca. Nel 2007 con Il passaggio della linea ha partecipato alla sezione Orizzonti della 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Nel 2009 ha realizza il suo primo lungometraggio, La bocca del lupo, vincitore del 27. Torino Film Festival e – tra gli altri riconoscimenti – del Premio Caligari e del Teddy Bear alla Berlinale, del David di Donatello e del Nastro d'Argento come miglior documentario. Nel 2011 ha girato Il silenzio di Pelešjan, ritratto del grande regista armeno Artavazd Pelesjan, presentato come evento speciale alla 68. Mostra di Venezia e in numerosi festival internazionali. Nel 2015, dopo il collettivo 9x10 Novanta, ha realizzato il film Bella e perduta, presentato al Festival di Locarno e vincitore – tra gli altri – del Bergman Award al Goteborg Film Festival, del Love&Change Competition Award al Festival internazionale di Istanbul, del Nastro d'Argento come miglior docufilm, e premiato al Festival internazionale di La Roche-Sur-Yon.
Protagonista principale di Martin Eden nei panni dell'eponimo marinaio è Luca Marinelli, attore romano lanciato da La solitudine dei numeri primi e affermatosi grazie a opere come La grande bellezza, Non essere cattivo e Lo chiamavano Jeeg Robot. Al suo fianco, nei panni di Elena Orsini recita Jessica Cressy, apprezzata come Sophie in Domani è un altro giorno. La parte dell'intellettuale Russ Brissenden è invece giocata da Carlo Cecchi, attore toscano che torna al cinema a sei anni di distanza da Miele.