Trama
Martin Eden, un marinaio di umili origini, salva un borghese da un'aggressione al porto. Per ringraziarlo, questi lo invita nella sua abitazione, dove Martin incontra sua sorella Elena e si innamora. Martin decide quindi di studiare e di diventare uno scrittore, pur continuando a lavorare per vivere. La sua relazione con Elena si consolida e alla festa di laurea di lei fa la conoscenza di Brissenden, colui che diventa il suo mentore, lo introduce nei circoli socialisti e gli fa conoscere la filosofia. I nuovi interessi lo allontanano da Elena provocando la fine della loro storia e, quando Brissenden muore, si ritrova nuovamente in difficoltà. Con il tempo, Martin riesce a trovare il successo ma il suo cuore è malato. Tramite la relazione con l'operaia Margherita, tenta di riconciliarsi invano con la sua classe di appartenenza prima di cadere in uno stato di depressione che nemmeno il ritorno di Elena potrà guarire.
Approfondimento
MARTIN EDEN: UN'INEDITA VERSIONE DEL ROMANZO DI JACK LONDON
Diretto da Pietro Marcello e sceneggiato dallo stesso con Maurizio Braucci, Martin Eden racconta la storia del marinaio Martin Eden che, dopo aver salvato da un pestaggio Arturo, un giovane rampollo della borghesia industriale, viene ricevuto in casa della famiglia del ragazzo e qui conosce Elena, la bella sorella di Arturo, e se ne innamora al primo sguardo. La giovane donna, colta e raffinata, diventa non solo un'ossessione amorosa ma il simbolo dello status sociale cui Martin aspira a elevarsi. A costo di enormi fatiche e affrontando gli ostacoli della propria umile origine, Martin insegue il sogno di diventare scrittore e – influenzato dal vecchio intellettuale Russ Brissenden – si avvicina ai circoli socialisti, entrando per questo in conflitto con Elena e con il suo mondo borghese.
Con la direzione della fotografia di Francesco Di Giacomo e Alessandro Abate, le scenografie di Luca Servino e Roberto De Angelis, i costumi di Andrea Cavalletto, e le musiche originali di Marco Messina, Sasha Ricci e Paolo Marzocchi, Martin Eden è liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Jack London. A spiegare le origini del progetto è lo stesso regista in occasione della partecipazione in concorso al Festival di Venezia 2019: "Martin Eden racconta la nostra storia, la storia di chi si è formato non nella famiglia, o nella scuola, ma attraverso la cultura incontrata lungo la strada. È il romanzo degli autodidatti, di chi ha creduto nella cultura come strumento di emancipazione e ne è stato, in parte, deluso. Ma è anche un libro in grado, specie ad una seconda lettura, di rivelare – al di là del melodramma – la capacità di Jack London di vedere come in uno specchio le fosche tinte del futuro, le perversioni e i tormenti del Novecento. Per questo Martin Eden è un romanzo di grande attualità politica, e per questo abbiamo immaginato il nostro Martin attraversare il Novecento, o meglio una "crasi", una trasposizione trasognata del Novecento, libera da coordinate temporali, ambientata non più nella California del romanzo ma in una Napoli che potrebbe essere una qualsiasi città portuale (non solo) d'Italia".
Il cast
A dirigere Martin Eden è Pietro Marcello, regista e sceneggiatore italiano. Nato a Caserta nel 1976, Marcello ha frequentato l'Accademia di Belle Arti, dove ha studiato pittura. Autodidatta, dal 1998 al 2003, ha lavorato come organizzatore e programmatore della rassegna cinematografica Cinedamm presso il Damm di… Vedi tutto
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- Coppa Volpi miglior interprete maschile a Luca Marinelli al Festival di Venezia 2019
Commenti (20) vedi tutti
Come film ispirato dal libro, è improponibile. Come film in sè, non mi è piaciuto, o molto poco.
leggi la recensione completa di tobanisChe mattone! Povero Jack London!
commento di Artemisia1593Bravi gli interpreti. Peccano il dialetto napuli. Almeno ci sono i sottotitoli. 7 meno
commento di BradyMi pare di capire che un certo tipo di Films (pesanti ...) li possano passare solo su "Rai 3" e questo non è un'eccezione !!! voto.4.
commento di chribio1Belli gli inserti documentari, bella la storia, bravi gli attori, ma manca un regista di polso per rendere omogeneo il film a tratti entusiasmante a tratti poco capibile... forse mal montato e che soffre anche per la sceneggiatura un pochino televisiva.
commento di marco biUn film molto curato da punto di vista estetico ambientato in una Napoli autentica seppur solo abbozzata, come un fondale di un'opera teatrale.
leggi la recensione completa di kinemazonecomunica emozioni non banali sin dal primo momento e continua a farlo per quasi tutto lo sviluppo, assai più apprezzato all'estero che da noi (per il NYT uno dei 10 migliori film del 2020 in assoluto), è un'occasione da non perdere, a prescindere da qualche caduta melò
commento di carloz5Buona l'ambientazione napoletana e buono il film....insomma da vedere.
commento di ezioLa storia del protagonista al centro del film e poco importa dove o in che periodo è ambientata oppure se è fedele al libro. Immagini e facce che restano dentro e che fanno assaporare il gusto del cinema.
commento di maxpax4567Credo che il film restituisca bene la psicologia del libro. Ma non appassiona, e non aiuta lo spettatore a capire.
commento di putrellaUn'opera multistrato che pretende troppo, ma in cui è interessante perdersi
leggi la recensione completa di catcarloNotevole trasposizione del mitico romanzo di Jack London.Ottima la prova attoriale di Luca Marinelli
leggi la recensione completa di Furetto60Magico.
commento di scapigliatoUn film diverso da come me lo aspettavo, che merita di essere visto, benché piuttosto faticoso. Voto: 6+.
leggi la recensione completa di andenkoFilm recitato in un qualche dialetto a me sconosciuto: da guardare coi sottotitoli.
commento di gruvierazForse piace ai critici. Io l'ho trovato parecchio piatto
commento di TankerInconcepibile farsa ideologica fuori tempo massimo, nella quale, non si capisce bene perché, sono caduti molti critici: il regista, che si abbevera alla stessa fonte cui offre continuamente critiche e non sa dirigere gli attori, trae dal sogno americano di Jack London un'opera contrabbandata come sperimentale senza passione e nessun pubblico.
commento di maurri 63Un'opera fuori dall'ordinario, non facile né immediata, dall'ambigua collocazione temporale e dalla struttura liquida e a tratti criptica, non esente da difetti soprattutto nell'epilogo sbrigativo, ma di sicuro interesse e fascino, che conferma l'originalità e l'audacia della visione del suo autore e l'intensità interpretativa del suo protagonista
leggi la recensione completa di port crosSenza tradire il proprio inconfondibile modo di girare, il regista si è cimentato con la fiction, raccontando la storia di Martin Eden, liberamente traendola dal romanzo di Jack London, alle cui pagine, in parte autobiografiche, mi riportano i miei ricordi di ragazzina amante della lettura: pagine, allora, a me molto care (e, ora temo, poco capite)
leggi la recensione completa di laulillaLuca Marinelli ha la faccia che chiunque abbia letto e amato quel romanzo poteva immaginare che avesse Martin, luminosa, pulita, “arrabbiata” quanto può esserlo quella di un ragazzo di poche speranze con una spinta dentro al riscatto sociale che è una strada tutta in salita e all’arrivo può rivelarsi fallimentare.
leggi la recensione completa di yume