Regia di Ivan Zuccon vedi scheda film
Web serie di sette episodi per l'occasione (ri)composta a lungometraggio. Insolitamente, dato il regista e il titolo del film, per nulla lovecraftiano. Molto ben girato, ma del tutto incomprensibile.
Il dott. Herbert West (Emanuele Cerman), perde la giovane figlia Eleanor, investita da una macchina mentre attraversa la strada. Dopo avere perfezionato un siero in grado di riportare in vita i cadaveri, West lo sperimenta sulla figlia: che torna dall'Aldilà ma priva di anima e pericolosamente aggressiva. Costretto ad ucciderla più volte, per poi sempre rianimarla con siero modificato, West sembra avere finalmente raggiunto il suo scopo. Quando però Eleanor è cresciuta, in lei riaffiora un'aggressività incontenibile che la spinge ad uccidere chi si trova davanti.
"Se la vita ti infrange il cuore, tu infrangi la vita." (Herbert West)
Nell'ottobre del 2017, il regista Ivan Zuccon rende disponibile gratuitamente, Herber West: Re-animator, una miniserie web composta da sette episodi di dieci minuti ciascuno. Molto gradita tra i suoi fans, al punto che il regista pensa di girare ulteriori scene di raccordo e dare al tutto la forma definitiva di film. Film distribuito poi sul canale streaming di Amazon e quindi nel circuito home video. Leggendo le varie opinioni su Internet pare di essere di fronte ad un mezzo capolavoro, pertanto è opportuno porre l'indispensabile premessa (che si dovrebbe sempre considerare scontata) che la seguente recensione è scritta a puro titolo personale, quindi senza alcuna pretesa di obiettività e men che meno presunzione di autorevolezza. Tutt'altro, per carità. Fuor di dubbio che sia un prodotto ben confezionato, con una bella fotografia, suggestive riprese e -in generale- un'ottima regia. Ma il film è davvero brutto. E lo si scrive con certo dispiacere, trattandosi di un ottimo regista.
Di Lovecraft (in particolare del racconto a cui il titolo fa riferimento) qui non resta alcuna traccia. La sceneggiatura è a dir poco ermetica, i personaggi non ci vengono introdotti in alcuna maniera. Chi è questo Herbert West? Un dottore, forse uno scienziato che appare sullo schermo senza alcun background. E della figlia Eleanor che pensare? Un personaggio senza identità, così come tutti gli altri, uccisa dal padre più volte nel tentativo di farla ritornare con l'anima (sic!). E poi c'è anche Herbert West jr. Alzi la mano chi, vedendo il film, ha capito senza averlo letto in giro che dovrebbe essere nientemeno che il lato negativo di Eleanor, apparso magicamente sulla scena in quanto sua "parte oscura". Da questi pochi elementi, già sparsi dopo pochi minuti dall'inizio, si intuisce che Herbert West: Re-animator diventa film impossibile da seguire. I più ben disposti tirano in ballo giustificazioni astruse almeno quanto la storia che sanno benissimo essere indigeribile. Quando sullo schermo sfilano personaggi che non sai più chi sono, né che stanno facendo, o perché che sono lì -e muoiono e tornano, e muoiono e tornano, e muoiono e tornano- diventa pressoché impossibile farsi coinvolgere dalle immagini. Che saranno, lo ripetiamo, pure ben costruite (il suggestivo Aldilà con i protagonisti persi nelle tenebre, le rinascite con redivivi che emergono dalla placenta) ma a questo livello narrativo lasciano proprio il tempo che trovano.
"Un colpo di luna? Un accesso di febbre? Vorrei crederlo! Ma quando, al calar della notte, mi ritrovo solo nei luoghi deserti ove mi conducono i miei vagabondaggi, e ascolto attraverso il volto infinito gli echi demoniaci di quelle urla e di quei ringhi bestiali, e il rumore orrendo delle ossa spezzate, rabbrividisco ancora al ricordo di quella notte dannata." ( H.P. Lovecraft)
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