Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Amanti

di obyone

6 stelle

Venezia 77. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.

Il programma di lettere che seguii nel biennio delle superiori prevedeva, tra le altre cose, lo studio dell'evoluzione dell'eroe e del romanzo nella storia della letteratura italiana. Nell'ambito di quell'analisi che partí dalle opere in volgare per concludersi con il romanzo contemporaneo la professoressa di italiano ci chiese quasi per scherzo, forse per gioco, di leggere un Harmony e di rispondere ad alcune domande sulla caratterizzazione dei personaggi all'interno della struttura del romanzo d'amore. La divertente proposta ebbe un seguito e ci impegnammo a leggerne uno e a commentarlo brevemente. Scoprimmo che potevano variare le ambientazioni e i dettagli ma la sostanza di ogni libretto era la stessa. Lei: giovane e bella, povera o in posizione subalterna, ingenua ma disposta a tutto per amore. In una parola Cenerentola. Lui: ricco, di mondo, ottima posizione e giusta maturità. Ne ragazzino ne troppo maturo. In una parola Azzurro.

I tópoi del genere rosa si ripeterono in oltre venti romanzetti senza che ci fossero significative variazioni nella fabula mentre il rapporto tra Cenerentola e il principe andava consolidandosi a prescindere dai colpi di scena partoriti della fantasia di ciascun autore.

"Amants" di Nicole Garcia mi ha riportato a quei romanzetti letti molti anni fa insieme all'insegnante. Il suo contenuto assomiglia infatti, a quello di un Blue Moon. Un accenno ad una maggior modernità di pensiero eleva "Amants" rispetto alla paccottiglia che leggemmo all'epoca dei miei studi ma i contenuti, le sembianze, le gerarchie sembrano riflettere i luoghi comuni del genere nonostante la regista abbia apportato le sue varianti nel finale e abbia ibridato il genere con un tocco di noir.

Lisa Redler, la protagonista, è una giovane ragazza francese senza madre e con il padre occupato nella carriera militare oltreconfine. Nella sostanza orfana, studia per diventare cameriera nelle catene degli hotel di lusso mentre il suo ragazzo, Simon, è giovane, affascinante ma legato allo spaccio di droga, sua unica fonte di guadagno. La cosa non può funzionare e ritroviamo poco più tardi Lisa tra le braccia di un miliardario, Léo, sulla cinquantina, che colma il divario di età e di interessi con la giovane moglie grazie a regali da favola e viaggi d'affari in località esotiche che si trasformano nell'occasione di infinite vacanze. Fin da subito è palese che si tratta di un amore a senso unico, o forse di un rapporto di reciproco vantaggio. Una bella donna da esibire per Léo, carte di credito Gold per Lisa e una villa lussuosa sul lago a Zurigo. Ma i soldi, si sa non contano molto se non c'è l'amore, specie nelle uggiose e fredde giornate svizzere in un bunker/castello. Ecco allora che le strade dell'amore vero si incrociano una seconda volta dando a Lisa la possibilità di ripensare alla propria solitudine. Il destino rimette Lisa e Simon, diventato nel frattempo factotum in un resort vacanziero, faccia a faccia. Da ex fidanzatini ad amanti il passo è breve. Adesso è Lisa, donna ricca ma non per meriti propri, ad approfittare dello status sociale per mantenere Simon, che l'ha raggiunta in Svizzera dopo la breve liaison nelle spiagge sabbiose di un atollo. Lisa però tira troppo la corda portandosi a casa l'amante sotto le mentite spoglie di cuoco.

Il racconto di Nicole Garcia è un'immensa bugia. Léo non conosce i trascorsi burrascosi della consorte mentre Simon se la porta a letto sotto il naso del marito che l'ha assunto come autista. L'amore però non può consumarsi in un'imperitura menzogna e si tramuta in un gioco al massacro non appena gli amanti prendono la decisione di uscire allo scoperto.

Nicola Garcia ha sfidato la pandemia e ha azzardato l'uscita autunnale del proprio film (il 9 dicembre in Francia). Meglio uscire con metà sale ma con pochissimi competitors o aspettare tempi migliori e affrontare la concorrenza di molti film francesi che confidano nella vetrina di Cannes 2021 e nella primavera libera dai contagi? Più che un atto di coraggio la scelta dei distributori mi è sembrata la mossa oculata del giocatore di poker che conosce le proprie carte e sa che a bleffare si corre un rischio troppo alto. "Amants" sfrutta il triangolo amoroso, da sempre fonte di una narrativa sostanziosa, passando da un genere all'altro ma rimanendo intrappolato nei cliché del rosa e del nero. Lisa Redler è bella ma non affascina ed il suo ruolo subalterno non appaga le istanze femminili di oggi che chiedono per la donna un ruolo diverso dalla pupa del boss. Il finale liberatorio accontenta quest'ultime riproponendo un'ideale di donna libera e onestamente indipendente ma il film in generale si mantiene sul pelo della sufficienza, incapace di emozionare e di convincere appieno nemmeno nel giallo finale servito a colpi di pistola. Insomma la vera letteratura è altrove mentre Lisa Redler si fa vedere facendo, tuttavia, rimpiangere le prime sequenze concitate nella casa dell'amico e cliente nichilista di Simon, unica intrigante e affascinante pedina nella scacchiera dei due amanti, eliminata, purtroppo, dalla partita dopo le prime intense mosse del gioco.