Trama
Lisa e Simon sono una coppia in amore che vive nella Parigi dei giorni nostri. Lisa studia in una scuola alberghiera e si aspetta molto dalla relazione. Dopo una serata in cui le cose si fanno per lui pericolose, Simon lascia improvvisamente la Francia. Lisa aspetta sue notizie ma non ne arrivano mai. Diversi anni dopo, le loro strade si incrociano ancora una volta sull'oceano Indiano...
Curiosità
Tre domande alla regista Nicole Garcia
1. La storia è raccontata in tre atti. Perché?
Tre atti, tre personaggi, tre ambientazioni. Forse è un'eco del triangolo amoroso. In maniera meno metaforica e più concreta, la struttura in tre parti mi ha permesso di giocare con le ellissi del racconto, di scavare nelle personalità, di addentrarmi nelle emozioni e di entrare nei segreti degli innamoratori soggetti all'inevitabile scorrere del tempo. In tutto il film, si parla tanto dei sentimenti del presente quanto del posto che occupano nei ricordi dei personaggi.
2. Già nel primo atto fa ingresso la morte. Perché tale carta viene giocata così velocemente?
Lisa e Simon sono giovani, sono belli e si amano da sempre. Diciamo che è anche troppo. Vengono subito messi alla prova dalla morte: è casuale, ovviamente, ma Simon rimane intrappolato dalla sua stessa reazione. Lo isola. La sua coscienza sporca sarà alla base del resto del film. Lui e Lisa si trovano in quella che è una sorta di scena del crimine e la loro relazione è in pericolo. Da quel momento in poi, anche nelle splendide acque dell'oceano Indiano, ci sarà sempre qualcosa di oscuro che li insegue. Come un tatuaggio, è il segno indelebile del momento che hanno vissuto insieme e a cui cercheranno di sfuggire.
3. Definirebbe il suo film drammatico?
La prima inquadratura del film scopre Lisa e Simon. I loro corpi nudi si staccano gradualmente da un lenzuolo nero che li abbraccia o divora. La scena è una sorta di avvertimento: la tragedia sta per arrivare. Il film presenta diversi presagi. Lo stesso personaggio di Nathalie è un presagio. Riappare nel terzo atto, quello in cui Lisa vive con Léo a Ginevra in una sorta di bolla, quella dei potenti che trascorrono il loro tempo tra la Svizzera, New York, Dubai e Parigi. Con il suo ritorno in scena, sottolineo l'importanza del destino ma mi serve anche per descrivere le società moderne. Ho sempre filmato i soldi, il lusso e i vuoti che generano: per parlare di sentimenti e metterli alla prova, metto spesso i miei personaggi faccia a faccia con il denaro. Per me, è un modo per guardarli da vicino e poter dire molto su di loro e sulle loro vite.
Trailer
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Commenti (1) vedi tutti
Buchi nella sceneggiatura e dialoghi spesso incomprensibili. L'unica cosa interessante è la Martin che è sempre un bel vedere.
commento di gruvieraz