Regia di Greg Tiernan, Conrad Vernon vedi scheda film
Ma zio Sam conosce Loredana Bertè??? Io me lo sono chiesto seriamente perché Nonna Addams non solo si è impossessata della voce felina della Loredana nazionale ma sembra ricalcarne anche i panni con il suo fisico rotondetto e traccagnotto e gli occhi cerchiati di blu. Qualche extension azzurra a cadere sulle spalle di Grandma e l'applicazione di qualche bitorzoluto accessorio sul volto mascherato della cantante e nemmeno gli scanner facciali della C.I.A. riuscirebbero a trovare le differenze tra le due strampalate donne. La nonnetta irriverente non è certo una signora ma neanche gli altri famigliari sono proprio in bolla. Perfettamente inutile star qui ad elencare le stravaganze di una famiglia diversamente normale che ha inorridito generazioni di spettatori davanti la TV. La serie resta unica ed inimitabile. Questo film riesce a rinverdirne i fasti cercando di applicare qualche variazione ma i risultati si vedono solo a tratti.
Regista e sceneggiatori traggono i migliori risultati nel replicare l'iconografia famigliare fatta di piante carnivore, ghigliottine e micioni con la criniera (Pugsley che si infila nella bocca del leone per trovarvi riparo è eccezionale) ma scelgono una diversa rappresentazione dei personaggi che sembra, da quanto leggo, più vicina ai bozzetti del creatore. Gomes è pasciuto come la madre mentre Morticia è esageratamente filiforme. La giovane Mercoledì è una bizzarra versione emo dei giorni nostri mentre la casa (un ex manicomio infestata da uno spirito) si trova in una collina protetta dalla nuvole. È la progressiva sparizione delle nubi a portare alla luce la magione degli Addams scatenando il putiferio nel pastelloso e immacolato "Suburbicon", sottostante centro abitato da perfetti cittadini omologati. Per evitare un crollo del valore immobiliare delle case del paesello un'architetto dalla discutibile acconciatura cerca in tutti i modi di mettere mano nell'ex manicomio trascinando la strampalata famiglia ed i suoi ospiti in una faida allucinata con gli abitanti del villaggio. Il film si impossessa del messaggio sempre utile della serie originale. La diversità è una ricchezza ed un'educazione improntata al rispetto e all'accoglienza consente una maggior civiltà di fondo. Una tematica strettamente attuale. Il grosso problema del film è la mancanza di una storia originale. Emozioni e risate sono più che altro frutto della nostalgia mentre la sottotrama che ha per protagonista una (troppo) amorfa e compassata Mercoledì, alla ricerca della propria dimensione adolescenziale, non aiuta molto a vivacizzare una trama che procede dritta dritta come un'autostrada vuota verso la scontata dirittura d'arrivo. Il finale frettoloso e l'ironia latitante, specie considerando il modello di riferimento nel film di George Clooney, non migliorano un risultato che rimane poco entusiasmante.
Cinema Teatro Santo Spirito - Ferrara
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