Regia di Delbert Mann vedi scheda film
Piccoli drammi fra gli ospiti di una pensione inglese: una zitellina succube della madre si innamora di un ex ufficiale, che però si rivela un millantatore; uno scrittore americano viene raggiunto dall’ex moglie, diva di cinema al tramonto, e per lei lascia la padrona della pensione. Il titolo allude alla disposizione della sala mensa, appunto con i tavolini separati anziché con un’unica tavolata a ferro di cavallo: scelta emblematica di uno stile di vita distaccato, che tende a ignorare i problemi altrui; in quest’ottica appare decisiva l’ultima scena, nella quale una serie di “buongiorno” sancisce il reinserimento del reprobo all’interno della piccola comunità. Nonostante l’impianto troppo palesemente teatrale e la poca sostanza delle vicende, il film offre una magnifica prova di attori: Oscar a David Niven e Wendy Hiller, anche se il personaggio più toccante è quello di Deborah Kerr e anche se la quarantenne Rita Hayworth mostra un coraggio notevole ad autorappresentarsi così.
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