Regia di Delbert Mann vedi scheda film
Bello, e più delle aspettative. Il film è un preciso studio di caratteri, con personaggi realistici e ben definiti, in una serie di ritratti umani tutt'altro che banali, anzi molto profondi. L'origine teatrale c'è ma non pesa. Bravissimi Niven (invecchiato per la parte) e la Kerr, oltre che a Lancaster e la Hayworth. Soprattutto è uno di quei film che non si limitano a rappresentare la precarietà umana e a dire che è l'unico modo possibile di essere, che non si può migliorare nulla, e a piangersi addosso. Il riscatto dal male e dalla meschinità è sempre possibile per tutti. Basta un atto di coraggio e di umiltà allo stesso tempo. Finale splendido e commovente. Troppo poco noto, nonostante gli attori.
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