Espandi menu
cerca
Le sorelle Macaluso

Regia di Emma Dante vedi scheda film

Recensioni

L'autore

SteuSchiroiDelon

SteuSchiroiDelon

Iscritto dal 26 settembre 2020 Vai al suo profilo
  • Seguaci -
  • Post -
  • Recensioni 1
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Le sorelle Macaluso

di SteuSchiroiDelon
10 stelle

Imperdibile, “Le sorelle Macaluso”, dove recita una squisita mia “amica” di palestra: la inarrivabile e per bellezza sincera e per verità Donatella Finocchiaro, è uno di quei film che ti ammanetta alla sedia del cinema, uno di quelle pellicole che vuoi non finiscano mai. C’è la gioia, e il dolore, in un pendolo bilanciatissimo, c’è armonia e disarmonia, lichtung, luce e ombra (ma non esiste l’una senza l’altra in fondo; e la regista Emma Dante -quanto si evince la sua sublime esperienza teatrale- dimostra di essere, con l’apparente semplicità del tutto, una grande artista anche nel mondo del cinema). Ecco “sbocciare” una cover di Battiato (“Inverno” di De Andrè) accompagnata dal battito d’ali di smarrite colombelle per accendere in noi quel senso di magia, quel senso del bello perduto e poi ritrovato e poi riperduto, quel mare così nostro, quella Palermo descritta nella sua poesia fatta di narrazione autentica, di purezza, di incanto, di una disillusa gioia, di una inossidabile tenacia in verità. Quei primi piani così intensi, che siano labbra che recitano versi, che siano mani, occhi, rughe: tutto parla dell’essere umano, delle sue fragilità, delle sue coerenze e incoerenze, del suo altruismo, delle sue voglie. Immagino così le maschere del teatro classico, come queste donne euripidee che la Dante (nomen omen: gloriosa) sa consegnarci. Gli spazi sembrano quasi personificazioni di un tutto che cristallizza emozioni, sentimenti, in una girandola di vibrazioni. Quasi una tela, un vero capolavoro la scena a Mondello con la “Sfilata” dinamicissima delle sorelle Macaluso in costume, con quelle movenze che mi hanno ricordato icasticamente il senso di bello puro del periodo Florio, la solarità -ma anche il dolore- dei dipinti di linda_randazzo... e che dire di quella scena finale con la colombella isolata in quella stanza? Un inno all’essere umano e alla sua solitudine, terapeutica forse.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati