Regia di Emma Dante vedi scheda film
Purtroppo dissento. Dissento anche se riconosco dei pregi che enuclerò dopo evidenti ed incontrastabili difetti. Ad esempio Dante dice in conferenza che è un film sulla sorellanza e che le donne non sanno mai apprezzarsi una con l'altra, non si amano e non si supportano. Vero. Quindi per sostenere il contrario la domanda è : "ci fai un film? Sull'
Purtroppo dissento. Dissento anche se riconosco dei pregi che enuclerò dopo evidenti ed incontrastabili difetti.
Ad esempio Dante dice in conferenza che è un film sulla sorellanza e che le donne non sanno mai apprezzarsi una con l'altra, non si amano e non si supportano. Vero.
Quindi per sostenere il contrario la domanda è : "ci fai un film? Sull'odio tra sorelle, la loro non comprensione, le loro diversità che scatena tragedia e finisce a pugni? Vuoi o non vuoi sostenere che le donne sanno aiutarsi e sostenersi quando c'è intelligenza? Non è chiaro.
Poi dice che è un film sul tempo e sul suo scorrere. Vero. Ma anche se mi metto sulla riva di un fiume e filmo il passare della corrente lo è. Qual'è il valore aggiunto o il perso di questo scorrere? Ci piacerebbe sapere.
Non mi basta che 5 donne, filmate a tre riprese di vita: infanzia, gioventù e vecchiaia modifichino il loro punto di vista sulla vita e sui suoi eventi. E' già parte del gioco. Oltre che tema banale. Cioè è ovvio che io non vedo con gli occhi di quando avevo 5 anni e tantomento con quelli che avevo a 30 perchè gli eventi che ho subito, vissuto, interiorizzato mi modificano. Certo. Ma mi sarei modificata anche stando dentro una cella frigorifera. E' fisica quantistica.
Dante dice: eh ma è un film sul corpo e le sue modificazioni. Ahimè anche grazie al costo di palestre e dei chiurghi plastici le conosciamo bene tutti.
Sui pregi ho da dire che ha una fotografia splendida: netta, limpida come lo è il carattere della regista: on dit, tranchant. Come i suoi colori: primari per lo più, nitidi, senza sbavature.
Le inquadrature, certe intuizioni, gli uccelli un pò Hitchcock dei poveri, colombi contro corvi, indubbiamente alcune scelte, come la bara finale sono originali e sempre di una buona eleganza visiva e formale. Il miglior lavoro fatto da Dante rimane però teatrale e la preparazione sulle attrici che spostano i legni del palco in tre sale di una attico a Palermo. Ciò fa si che esse rendano coesa la loro performance e la loro versione dei fatti anche in relazione una all'altra dove, per una volta, sembra sia riuscita a non fare odiare le donne, cioè le attrici, tra loro.
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