Regia di Jim Gillespie vedi scheda film
In pieno rilancio dello "slasher movie", dopo l'exploit di "Scream", e con lo stesso sceneggiatore, Kevin Williamson, uscì questo thriller dallo spunto più adatto ad un noir, in cui due coppie giovanissime causano la morte di uno sconosciuto e ne occultano il cadavere, per poi finire in un gioco perverso e vendicativo ad opera di un killer misterioso in cui per la maggior parte del quartetto la morte violenta è inevitabile. Pur non essendo tra i più accaniti fans della trilogia di "Scream",si denota evidente la differenza che c'è tra un regista di talento ed uno che non ne è fornitissimo alle prese con una sceneggiatura così. Se Craven aveva intrapreso a tratti la strada del metacinema, o perlomeno sfruttando furbamente e con ottima cultura cinematografica citazioni a tutto spiano, Gillespie banalizza il tutto, mettendo in scena l'ennesima corsa al massacro, con affondi di violenza che dovrebbero far saltare sulla poltrona schiere di teen-agers in vena di brividi da celluloide,senza alcuna variazione sul tema fondamentalmente bigotto della punizione sanguinaria di chi ha commesso il Male. I quattro interpreti principali erano potenziali star in erba, e soprattutto le due ragazze(la Gellar e la Love Hewitt con serie tv di successo) non hanno tradito le aspettative delle majors. Ma il film è di una certa insulsaggine,con una spiegazione finale di poco interesse.
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