Regia di Antonio Rezza vedi scheda film
Folle e grottesco ai limiti dell'incomprensibilità, Escoriandoli è un film in cui il protagonista, assai apprezzato attore di teatro, si cimenta con una serie di personaggi a metà tra le interpretazioni ipertese di Carmelo Bene e l'ironia stralunata dei personaggi fumettistici del compianto Andrea Pazienza. Per quanto mi riguarda, devo però ammettere che durante la visione la mia pazienza è stata messa davvero a dura prova. Ho apprezzato davvero i frammenti con (e nonostante) Claudia Gerini, in cui uno strampalato poeta deve farsi perdonare da un ciccione di avergli calpestato un piede sull'autobus, e l'ultimo, nel quale gli arti di un presenzialista lo conducono sempre in campagna, presso un isolato pilone elettrico. Notevole la battuta finale «uno a zero!», ma Escoriandoli è più lo sberleffo di un anarchico che l'opera di un maturo cineasta.
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