Film a episodi. Nel primo un cadavere squisito si fa scappare alcune parole afrodisiache, mentre nel secondo episodio un becchino viene colpito da senescenza fulminante. Si continua con una Comunità Contro che tenta di neutralizzare chi non è integrabile nel sentimento del buon gusto. Un poeta viene travolto dai sensi di colpa per avere calpestato il piede ad un grassone. Un presenzialista vive un conflitto traumatico con il suo corpo che non vuole sapere di obbedirgli.
Note
Dopo aver fatto il pieno di premi in diverse edizioni del Festival del Cinema Indipendente di Bellaria, la coppia Rezza/Mastrella si butta nel lungometraggio portando avanti un progetto che - frequentando i dettami del teatro dell'assurdo - partorisce un originalissimo surrealismo corporale e linguistico.
Parlare di "Escoriandoli" non vuol dire parlare di un film, ma di un caleidoscopio di idee fatto di neologismi che si rincorrono e di significati che sfuggono all'ordinario iter cognitivo. Antonio Rezza lavora su un cinema altro, che se può non attirare le simpatie dello sguardo, serve almeno a stimolare l'intelligenza a non fermarsi al "consueto".
Eccezionale!! Escoriandoli è un elettrizzante exploit di comicità assurda, grottesca e surreale, purtroppo poco conosciuto e quasi invisibile nelle programmazioni televisive: è spesso la sorte dei film migliori… e Rezza è uno spasso! 8 1/2
Difficile commentare un film del genere.
Dopo alcuni corti premiati in giro per l' Italia all'interno di manifestazioni minori,Flavia Mastrella e Antonio Rezza decidono di esordire al lungometraggio.Ne viene fuori un film scombinato e surreale,fuori dagli schemi e "a parte",invisibile e strano (nel vero senso della parola).Se l'operazione può dirsi non completamente riuscita (avrebbe fatto… leggi tutto
Bello. Una grande (e opportuna) critica al formalismo si presenta in tutti e cinque gli episodi. Per esempio nel primo (dove mi è parso di trovare una citazione, parodica, ad una novella dannunziana) c'è l'australiano che vuole a tutti i costi che tutti soffrano con lui davanti al parente morto; nel quarto (citazione di Moravia?) il "povero" Giacane si sente in colpa per aver pestato un piede… leggi tutto
Cresciuto sulle quinte dei teatrini della capitale e premiato già due volte al Festival di Bellaria, Rezza approda al cinema con un film che vorrebbe essere stravagante ed innovativo. Le posizioni acrobatiche in cui colloca la macchina da presa, gli assiepamenti insoliti di varia umanità e l'unica smorfia prognata che rivolge all'obiettivo per l'intero film sono troppo poco per… leggi tutto
Quando dimenticare già significa morire, e curarsi della morte vuol dire sottrarre la vita dalle pene dell'oblio. I corpi dei defunti stanno lì, immobili, e si fanno specchio della triste solitudine…
A vederlo sul palcoscenico non lo si direbbe un attore. Non nel senso corrente del termine, quale masticatore e declamatore di sceneggiature e/o copioni.… segue
Cresciuto sulle quinte dei teatrini della capitale e premiato già due volte al Festival di Bellaria, Rezza approda al cinema con un film che vorrebbe essere stravagante ed innovativo. Le posizioni acrobatiche in cui colloca la macchina da presa, gli assiepamenti insoliti di varia umanità e l'unica smorfia prognata che rivolge all'obiettivo per l'intero film sono troppo poco per…
Folle e grottesco ai limiti dell'incomprensibilità, Escoriandoli è un film in cui il protagonista, assai apprezzato attore di teatro, si cimenta con una serie di personaggi a metà tra le interpretazioni ipertese di Carmelo Bene e l'ironia stralunata dei personaggi fumettistici del compianto Andrea Pazienza. Per quanto mi riguarda, devo però ammettere che durante la visione la mia pazienza è…
Antonio Rezza e Flavia Mastrella, così come Ciprì e Maresco, sono due coppie di artisti outsider, tra i pochissimi esempi di "diversità" non ancora omologata e assimilata dal sistema mediatico…
Immagino come sarebbero stati i padiglioni espositivi se i nazisti avessero vinto la guerra... Smetto di immaginare: alla Nuova Fiera di Roma sono così. Metrature kubrickiane con stranianti riflessi biancoNeon…
Còlto dall'entusiasmo per aver saputo della partecipazione di Flavia Mastrella e Antonio Rezza alle Giornate degli autori di Venezia 65, ho voluto stimolare la curiosità con la presente. Infine ringrazio FilmTv a…
La socialdemocrazia europea perde contatto con la Base ed io qui, a praticarMi minuscole dermoabrasioni, infinitesimali stilizzazioni d'esami istologici non necessari, carezzevoli prese di coscienza circa la…
Bello. Una grande (e opportuna) critica al formalismo si presenta in tutti e cinque gli episodi. Per esempio nel primo (dove mi è parso di trovare una citazione, parodica, ad una novella dannunziana) c'è l'australiano che vuole a tutti i costi che tutti soffrano con lui davanti al parente morto; nel quarto (citazione di Moravia?) il "povero" Giacane si sente in colpa per aver pestato un piede…
Difficile commentare un film del genere.
Dopo alcuni corti premiati in giro per l' Italia all'interno di manifestazioni minori,Flavia Mastrella e Antonio Rezza decidono di esordire al lungometraggio.Ne viene fuori un film scombinato e surreale,fuori dagli schemi e "a parte",invisibile e strano (nel vero senso della parola).Se l'operazione può dirsi non completamente riuscita (avrebbe fatto…
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Commenti (2) vedi tutti
Parlare di "Escoriandoli" non vuol dire parlare di un film, ma di un caleidoscopio di idee fatto di neologismi che si rincorrono e di significati che sfuggono all'ordinario iter cognitivo. Antonio Rezza lavora su un cinema altro, che se può non attirare le simpatie dello sguardo, serve almeno a stimolare l'intelligenza a non fermarsi al "consueto".
commento di Peppe ComuneEccezionale!! Escoriandoli è un elettrizzante exploit di comicità assurda, grottesca e surreale, purtroppo poco conosciuto e quasi invisibile nelle programmazioni televisive: è spesso la sorte dei film migliori… e Rezza è uno spasso! 8 1/2
commento di kotrab