Regia di Hélier Cisterne vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 - SELEZIONE UFFICIALE
Nel 1956 l'Algeria era una colonia francese, ed in un contesto di insofferenza che anima sempre più gli animi della popolazione indigena, un operaio trentenne francese, Fernand Iveton, nato e vissuto in loco, iscritto al partito Comunista, in sé particolare sostenitore della agognata indipendenza algerina, viene colto sul lavoro in possesso di una bomba rudimentale, con la quale intendeva sabotare il processo produttivo, come atto di protesta nei confronti di una istituzione francese.
Arrestato e torturato fino a strappargli una assurda confessione, Fernand viene incarcerato e condannato a morte come traditore ed attentatore di vite umane, processato sommariamente e ghigliottinato in pubblica piazza dinanzi allo sguardo sconvolto della compagna francese di origini polacche.
Il film scandisce le fasi iniziali o ancora preparatorie di una delle pagine più cupe e drammatiche della storia coloniale francese, ma il regista Hélier Cisterne trasponendo l'omonimo racconto di Joseph Andras, ci fornisce anche un ritratto personale intimo e denso di un personaggio vittima del proprio coraggio e della propria determinazione.
Un personaggio realmente esistito, a cui l'ottimo Vincent Lacoste conferisce un tratto sopraffino, impegnandosi in quella che resta, ad oggi, la sua interpretazione più ispirata e matura.
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