Regia di Ruggero Deodato vedi scheda film
Un ragazzino con problemi a casa e a scuola, fugge e trova riparo presso una piscina sportiva. Qui viene allenato e diventa un campione, ma a poco gli servirà perchè è mortalmente malato.
A cavallo fra qualche cannibal movie, un poliziottesco e un horror, Ruggero Deodato trova il tempo e il modo di girare questo dramma strappalacrime del cui soggetto è anche coautore, insieme a Roberto Gandus, che con Tito Carpi ne scrive la sceneggiatura. Storia da fiction tv adeguatamente girata, cioè orientata verso il grande pubblico, L'ultimo sapore dell'aria è un guazzabuglio di situazioni piuttosto banali, sciagure assortite e buoni sentimenti basilari; se la cava sufficientemente bene il protagonista, il giovane Carlo Lupo, che però qui incontra per la prima e l'ultima volta il set cinematografico. Nel cast, abbastanza anonimo, si trovano anche Angela Goodwin, Fiorenzo Fiorentini, Jacques Sernas (unici nomi di un certo rilievo), Vittoria Galeazzi, Luigi Diberti, Emilio Delle Piane, Richard Raynesford. Tasso di pathos oltre i limiti consentiti, ben sostenuto dalla 'mielodrammatica' colonna sonora di Ubaldo Continiello; l'assistente alla regia è Lamberto Bava. Per Deodato, con ogni probabilità, si tratta di un lavoro puramente alimentare, nonchè uno svago dalla consueta routine di mostri, sangue e violenza; la pausa non durerà, perchè i suoi futuri progetti sono Concorde affaire '79, Cannibal holocaust e La casa sperduta nel parco (tutti e tre usciti fra 1979 e 1980). 2/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta