Regia di Mario Amendola vedi scheda film
In quegli anni Claudio Villa riscuoteva discreto successo anche al cinema: negli Stati Uniti c'erano i film di Elvis, da noi bisognava accontentarsi di queste patetiche e sconclusionate commediole sentimentali farcite di esecuzioni canore, a mo' di musicarello ante litteram. Solitamente l'esperto di questo tipo di lavori era Marino Girolami (nel solo 1957 con Claudio Villa ne girò sei!), ma qui la pellicola - scritta da Maccari e dal regista - viene diretta da Mario Amendola, esperto del cinema di serie B (o di bassa serie A); nel cast al fianco del 'Reuccio' ci sono Antonio Cifariello, Alberto Sorrentino, Mario Carotenuto e Valeria Moriconi. Fotografia di Bitto (Adalberto) Albertini, mestierante che dalla fine degli anni '60 si dedicherà anche alla regia con risultati davvero disastrosi (Metti lo diavolo tuo ne lo mio inferno, Nudo e crudele, un tris di Emanuelle sono i suoi lavori più celebri). La storia di questo L'amore nasce a Roma è talmente scontata che probabilmente risultava noiosa già nel 1958; tutto procede stancamente verso un lieto fine preventivato fin dal primo fotogramma e Villa, con questo personaggio perfettino e trionfante, riesce perfino antipatico (oltrettutto le sue doti vocali come attore sono davvero mediocri, dato che viene doppiato). Lavoro alimentare di un cinema, come quello italiano di fine anni '50, che poteva permettersi lavori alimentari ben migliori. 3/10.
Un pittore in erba non ottiene alcun successo; il suo amico, aspirante cantante, nel suo campo non fa meglio di lui. Un giorno per caso i due provano a scambiarsi le arti e scoprono di possedere vero talento, ma entrambi nella reciproca disciplina.
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