Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
Gli stati uniti d’America sono un’eterna dicotomia tra bianco e nero, ideologia e pragmatismo, pesantezza e superficialità. Quello che cambia sono le sfumature, da una parte si può passare dall’abilita sportiva alla carriera militare fino a diventare uno sceneggiatore di Hollywood. Dall’altra puoi passare da Stalin a Roosevelt come dai capelli ricci a lisci senza perdere la propria dignità. Due mondi che si possono incontrare, toccare, anche amare per un momento e alla fine persino ammirare e stimare reciprocamente ma che non possono stare insieme. Lo scontro è inevitabile tra che scherza sempre e chi non scherza mai, fra chi ironizza su tutto e chi è sempre serio. L’amore ti può rendere cieco sordo e scemo ti può fare diventare scrittore, ti può far lasciare New York ma non ti può trasformare come persona . Se ti adegui al sistema diventi opportunista se non ti adegui resti isolato, quanto ti fai sfruttare per vivere nel clima ovattato e sempre caldo di Los Angeles o quanto puoi sopportare prima di tornare nella giungla fredda e normale della grande mela. Ieri come oggi il cinismo di chi non crede a nulla e il romanticismo di chi non molla mai restano inconciliabili. L’eroe è solitario per definizione crede di poter cambiare il mondo riuscendo alla fine al massimo a non cambiare sé stesso mentre le cose e le persone cambiano. Come eravamo ci dice come siamo diventati in una società dove per alcuni è troppo facile ottenere le cose e le persone e che per mantenerle è disposto a modificare le sue opinioni sul mondo. Commedia personale e politica dove il qualunquismo vince sul sentimento è l’amore rimane una parentesi, una vittoria in una vita di sconfitte che non ne muta il risultato finale.
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