Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
Pollack era regista abile a valicare i confini tra i generi,abile nel fondere in maniera mirabile tanti diversi registi narrativi e soprattutto assolutamente magistrale nel ricavare dai suoi attori tutto il meglio che avevano da dargli.Ed è quello che succede in questo film che piu'di una storia d'amore racconta un pezzo di storia americana con tanti accenni a periodi di cui l'America non è che vada così fiera.E appare sincero l'attacco al maccartismo anche se forse un po'troppo furente cosi'come appaiono dettate da autentica passione tutte le battaglie della protagonista femminile ,una comunista attivista a tutto tondo che arriva a sacrificare la propria vita sentimentale in nome dell'ideale.Perche'è chiaro dal suo trepidare all'inizio del film,dalle sue attenzioni,dagli sguardi teneri che quel ragazzotto biondo atleta all'universita'e che sta cominciando una promettente carriera da scrittore è l'amore della sua vita.Mentre lui pero'è un attimo piu'elastico per cercare di fare carriera artistica,lei è assolutamente rigida,ferma nella sua ideologia a costo di perdere l'amore della vita.E nel finale l'incontro inaspettato,i sorrisi,il rimpianto che aleggia nella loro conversazione apparentemente casuale non fanno che accrescere la malinconia.Un finale assolutamente.E'un film dalla doppia anima:piu'leggera e sbarazzina la prima parte che descrive la nascita del loro sentimento,leggermente piu'prolissa e meno ispirata la seconda in cui il furore politico arriva a essere troppo pressante per accompagnarsi all'apparente disincanto del film...comunque uno di quei film di cui non è possibile fare a meno....
non male
brava
personaggio di vitalita'inaspettata
un po' piu'tranquillo e quieto ma lo stesso convincente
ottimo regista qui in una delle sue prove piu'personali e convincenti
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