Regia di Robert Eggers vedi scheda film
Pura calligrafia ....
I due guardiani di un faro su di un isolotto sperduto passano il loro tempo tra stupidi litigi , interminabili tempeste , solenni ubriacature e curiose allucinazioni .... Non mi dilungherò troppo a scrivere di questo film criptico e pretenzioso che già ha avuto tante belle recensioni . Il regista newyorkese Robert Eggers , pur giovane , infatti ha tanti estimatori in giro , però a me questo suo lavoro non è proprio piaciuto . Non saprei nemmeno in quale categoria filmica incasellarlo . Cosa racconta la storia ? Forse la lenta discesa nella follia di due tipi già molto borderline , uno irascibile , autoritario e saccente e l' altro debole , ambiguo e paranoico . Diciamo subito che l' annunciato spunto preso da " Il faro " , racconto incompleto di Poe , non c' entra nulla , come pure le presunte atmosfere lovecraftiane chiamate in causa da qualche recensore . Se cercate quelle , guardatevi " Cold skin " , film spagnolo del 2017 , con ambientazione similare . Qui io ho visto solo una confusa accozzaglia di mitologie varie , soprattutto a sfondo marinaro , dalle sirene a Prometeo , da Proteo a Coleridge , il tutto mescolando indistintamente realtà ed allucinazione .
Ad ogni modo non si può certo negare l' ottima prova dei due interpreti ( specialmente Willem Dafoe , ma pure Robert Pattinson è stato una bella sorpresa ) , nè la notevole abilità del comparto tecnico . La storia è filmata nell' insolitissimo formato 4 : 3 ed in un bianco e nero antichizzato , che si avvale dell' eccellente fotografia di Jarin Blaschke . L' eleganza formale e la maestria tecnica sono indiscutibili , ma il contenuto dov' è ? A costo di farmi dei nemici , gli do solo 4 .
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