Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film
Apocalisse zombie in un paesino americano.
Sì, Jim Jarmusch non è in effetti celebre per i suoi lavori comici; eppure questo I morti non muoiono – parodistico fin dal titolo – vuol essere al contempo un lavoro a sé stante e una girandola di omaggi: a George Romero, esplicitamente rivelato in una battuta; al cinema demenziale ‘intelligente’, alla Mel Brooks o alla John Landis per capirci (Ron che sostiene che gli zombi avranno la meglio perché l’ha letto sul copione); a un’accoppiata di cantanti e amici come Iggy Pop e Tom Waits – il primo il cattivo, il secondo il buono – che hanno accompagnato la carriera e i successi di Jarmusch. Ma parlando di voci prestate alla recitazione (con ottimi risultati) abbiamo qui anche Selena Gomez, il meno noto Austin Butler e, in una particina, Sturgill Simpson, l’ autore della canzone-tema portante della pellicola. Il cast è a ogni modo stellare: da citare infatti anche Bill Murray, Tilda Swinton, Adam Driver, Chloe Sevigny, Danny Glover e Steve Buscemi. Cento minuti, va rilevato, sembrano spesso un po’ troppi durante la visione: il primo attacco sferrato dai non-morti arriva solo a mezzora dall’inizio e il secondo mezzora più tardi. Quella del ritmo, specie per un’opera di questo tipo, è l’assenza più rilevante, mentre non mancano i momenti leggeri e sopra le righe, e naturalmente un sostanzioso lavoro di trucco, costumi e di effetti speciali. In definitiva godibile, ma non fra le cose migliori fatte dal regista (e sceneggiatore, qui). 5,5/10.
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