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I morti non muoiono

Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film

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La recensione su I morti non muoiono

di Mulligan71
4 stelle

Forse i morti non muoiono, ma il Cinema di Jarmusch mi sa che è morto da un pezzo e nemmeno il "fracking" dei poli potrebbe resuscitarlo. Mi sono avvicinato a quest'ultima fatica dell' ex grande regista americano con scetticismo ma anche con la speranza, chissà, per un film decente. Non è stato così. Jim si fa aiutare da una serie di amici, di feticci della sua cinematografia: sono davvero tanti i nomi importanti, si va da Bill Murray, che è un fratello per Jarmusch, ad Adam Driver, a Tilda Swinton, Steve Buscemi, cantanti come Tom Waits, Iggy Pop (che fa uno degli zombi), Selena Gomez (!) (che viene decapitata) e Sturgill Simpson, grande cantante country americano che fa la sola cosa bella del film, ovvero la canzone che lo titola, davvero splendida, e che in una piccolissima parte, fa il ruolo ironico di uno zombi che trascina una chitarra. Quindi, dicevo, un sacco di amici, un party, attorno a cui Jarmusch non costruisce niente: il film non ha trama, non ha suspence ed è solo un accumulo di situazioni tipiche da film di zombi senza capo ne coda, con un finale trash e imbarazzante, con tanto di pistolotto morale di Tom Waits, personaggio fuori ruolo fin dall'inizio. Il film, paradossalmente, è più bello nella prima parte, quando ancora sti zombi non appaiono, e dove, finalmente, Jarmusch ritrova un po' di Cinema, dopodiché, circa all'ora di visione, tutto precipita con il primo zombi (Iggy Pop) a uscire dalla tomba. Ennesima delusione, anche se il film non è orrendo come quello sui vampiri, una schifezza sopravvalutatissima, ma che davvero lascia basiti sulla direzione, incomprensibile, di un regista che era fra i più "cool" un bel po' di anni fa. Lui, Gilliam, Allen, parzialmente i Coen, sono tanti che stanno cadendo come foglie in autunno. Peccato. 

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