Regia di Joel Coen vedi scheda film
Il grande Lebowski va saputo prendere. Quando l'ho visto la prima volta ero un po' troppo bimbetto per comprendere ed apprezzare a pieno la comicità surreale che permea il film, ma adesso lo ritengo un capolavoro.
Jeffrey "The Dude" Lebowski (letteralmente: "il tizio", italianizzato in Drugo) è un hippie scapestrato sulla quarantina, che va in giro in vestagliona, maglietta sporca, pantaloncini, sandaloni o scarpe da ginnastica e passa le sue giornate al bowling. Le mille peripezie in cui viene coinvolto a causa della sua idea di farsi risarcire da un miliardario per una pisciata sul proprio tappeto ("Dava un tono all'ambiente.") da parte di uno scagnozzo non lo smuovono dalla sua pigrizia vitale: tutto quanto gli scivola addosso come l'acqua, rimane totalmente passivo facendosi di LSD in mezzo ad una storia noir dai continui capovolgimenti e sorprese. Drugo, insieme al folle amico Walter (interpretato dal miglior John Goodman di sempre), veterano ciccione e violento del Vietnam, e al timido Donny, conosce un personaggio folle dietro l'altro, come il pervertito giocatore di bowling Jesus Quintana, restando tuttavia impassibile di fronte a chiunque, salvo commentare con la sua solita ironia pungente.
Pornografo: "Le nuove tecnologie ci permettono di fare cose entusiasmanti nel campo del software erotico interattivo...avanguardia del futuro, Drugo: 100% elettronico."
Drugo: "Mh...bè, io mi faccio ancora le seghe a mano."
Il peso dell'intreccio noir è relativo; i fratelli Coen fanno una parodia del genere utilizzando i protagonisti più improbabili, i quali non otterranno niente da tutta questa storia e non cambieranno di una virgola. Che il più nichilista di tutti sia proprio Drugo?
Non ho visto Crazy Heart, il film per cui è stato premiato con l'Oscar l'anno scorso...ma spero sia un risarcimento (tardivo) per questa incredibile prova. Drugo è un personaggio che gli calza a pennello.
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