Regia di John Ford vedi scheda film
La storia di un villaggio del Galles raccontata da un minatore attraverso i suoi ricordi. Vediamo allora come cambia il villaggio dall'epoca in cui la famiglia numerosa è il centro della vita sociale e la miniera l'unica fonte economica, ai conflitti operai ed al progresso che, pian piano, distrugge l'istituzione della famiglia e stravolge il mondo.
Com'era verde la mia valle somiglia molto ad un esercizio narrativo che, talvolta, cede alle trappole del sentimentalismo e dello strappalacrimismo. Tuttavia è un esercizio narrativo in grande stile realizzato dal più grande regista della storia del cinema: John Ford.
Ford ci racconta la storia come una fiaba, alla maniera di un nonno che ricordi davanti al nipote un passato che non c'è più: con tenerezza, con delicatezza, ponendo un'accuratezza maniacale sul lato folkloristico (il villaggio gallese) della vicenda. Sono molti i temi trattati in questo film: dalla famiglia numerosa che vive di tradizioni antiche a cui Ford guarda con impareggiabile tenerezza e nostalgia, alla miniera che è la fonte di sostentamento del popolo e lo è al punto da diventare un'istituzione tantoché chi potrebbe evitare di lavorarci (il figlio più piccolo che è anche il narratore della storia, che viene fatto studiare dai genitori affinché si trovi un lavoro migliore) non riesce a staccarsene, alla Chiesa che è il luogo dove il paese si riunisce ed anche quello dove si 'spettegola' e si giudicano gli altri membri della comunità, alle lotte operaie ed al progresso che portano inevitabilmente alla fine di un mondo, alla distruzione di una società, all'accendersi di conflittualità interne tra i suoi membri che prima vi vivevano con armonia, alla fine della famiglia e dei suoi valori a cui Ford guarda con rimpianto.
Tutto questo viene visto attraverso gli occhi della famiglia Morgan e, in special modo, del figlio più piccolo che vede il mondo cambiare di colpo davanti a lui e si accorge ben presto che, in un villaggio del genere, forse si diventa uomini troppo presto.
Com'era verde la mia valle forse è il film dove più si combattono le esigenze di mercato e le intenzioni narrative dell'autore. Perché ad una narrazione stupenda, toccante e coinvolgente, ad una rappresentazione del villaggio gallese (che è l'unico vero protagonista del film) di un'accuratezza simile alla tela d'un dipinto, si contrappongono le cadute nel sentimentalismo, una storia sentimentale un po' convenzionale, una rappresentazione della famiglia eccessivamente idealistica ed alcuni trucchetti tipicamente cinematografici. Tuttavia, lo ripeto, Ford è un grande narratore ed è difficile non rimanere coinvolti dalla storia.
Questo forse è anche il film dove più si contrastano l'anima conservatrice di Ford (nel predicare un ritorno agli antichi valori, all'unità della famiglia, al contatto con la Natura ed alla piccola comunità) e quella progressista che vediamo nella sua simpatia per le rivendicazione operaie e per la condanna all'ingiustizia sociale (che già avevamo avuto modo di apprezzare in Furore).
Però, nonostante i difetti, Com'era verde la mia valle è un film toccante e bellissimo, realizzato dal più grande narratore della storia del cinema.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:2 impegno:3 tensione:2
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