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Le avventure di un matematico

Regia di Thorsten Klein vedi scheda film

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La recensione su Le avventure di un matematico

di alan smithee
6 stelle

39 BERGAMO FILM MEETING - CONCORSO
Nel 1942 la prestigiosa universirtà di Cambridge in Usa accoglie il brillante giovane matematico Stan Ulam, di origine polacca ma trasferitosi negli Usa non solo per motivi di studi ma soprattutto per sfuggire alla oppressione perpetrata dal nazismo nei confronti della comunità ebrea, alla quale l'uomo appartiene. In Usa, il ragazzo è diviso tra l'istinto di tornare in patria alla notizia dell'invasione della Polonia, ma alcuni suoi amici e colleghi lo convincono a rimanere ed anzi a proporsi di collaborare con un centro sperimentale del New Mexico, impegnato a portare avanti prima il progetto sulla bomba atomica, e poi quello sulla bomba ad idrogeno.
Dovrà con molti rimorsi abbandonare il giovane fratello presso l'università che fino a quel momento lo accoglieva, ma conoscerà una immigrata francese di cu isi innamorerà, fino a sposarla e a farla trasferire con lui alla base scientifica di Los Alamos.
La vita del giovane scienziato si dividerà tra intuizioni geniali e devastanti rimorsi di coscienza sia nei confronti dei propri parenti in balia della follia nazista, sia inerenti i progetti scientifici a cui lo scienziato prese parte, fautori della creazione della famosa bomba, promotrice della distruzione in Giappone che mise fine al Secondo Conflitto Mondiale.

Tratto dall'autobiografia del vero scienziato, a merito del quale si devono anche importanti passi in merito alla costruzione del primo computer, il film, coproduzione tra Polonia, Germania e Regno Unito e secondo lungometraggio di Thorsten Klein, racconta con una impronta tradizionalista, un po' calligrafica, ma piuttosto efficace, i tratti salienti di una vita dedicata alla ricerca scientifica, e ai rimorsi che certe scelte svilupparono nell'animo sensibile del brillante scienziato, uomo diviso tra una mente duttile e fertile, ed una coscienza in grado di mettersi per traverso ogni volta che un dubbio morale lo attanaglia nell'esercizio della sua attività di brillante scopritore.
Valido il cast attoriale prescelto, tra cui svetta per importanza di ruolo e profondità nell'adesione al personaggio interpretato, il giovane interprete polacco Philippe Tlokinski, affiancato, nel ruolo della orgogliosa e sensibile compagna di vita, dalla brava attrice Esther Garrel.

 
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