Regia di Sophie Letourneur vedi scheda film
Un’idea originale: Claire è una pianista famosa in tutto il mondo che vive solo per la musica, è sposata con Frederic che la ama ma pensa a tutto lui. Le fa da manager, la segue come un’ombra invadente, gestisce la casa, le organizza in viaggi per le tourné, risponde ai giornalisti anche se la moglie è presente. In pratica Claire è completamete fagocitata da Frederic. Claire non vuole figli, la vita di una concertista sarebbe incompatibile con l’accudimento di un bambino. Frederic invece vuole a tutti i costi un bambino e sostituise la pillole anticoncezionale, che lui stesso somministra alla moglie, con un placebo e Claire rimane incinta.
Claire vuole abortire ma poi rinunzia all’idea e porta avanti un’interminabile gravidanza e un ancor più un interminabile parto. Alla fine nasce un bel bambino e lei accetta la situazione.
Il principale personaggio, debordante e ripetitivo, è Frederic che trama per far rimanere incinta la moglie e entra lui in un loop come se lui fosse incinto (anche nella locandina del film i nomi dei due attori sono invertiti rispetto alle immagini). Partecipa a corsi preparatori al parto, compra di tutto e di più per il bambino che arriverà. La moglie lo guarda come se fosse un altro uomo e si accascia su questa gravidanza a tradimento. Il film si conclude con lui che si spupazza il bebé e lei che suona a un concerto organizzato da Frederic, anche contro la volontà di lei.
L’idea è originale ma il film decade in continue macchiette d Frederic che per un po’ fanno ridere ma poi diventano ripetitive e sempre più azzardate. Sostazialmente il film dura troppo e sembra un po’ sfuggire di mano alla regìa. Gli attori sono bravi Marina Fois nel ruolo della rassegnata pianista e Jonathan Cohen assolutamente debordante per tutto il film,
Film visto in lungua originale, con sottotitoli, nella rassegna dell'Istituco culturale francese di Palermo.
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