Regia di Ari Aster vedi scheda film
Film che potrebbe piacere soltanto a chi non ha mai visto il cult "The Wicker man"...ma quello del '73.
Sembrerebbe un sequel del capolavoro esoterico "The Wicker man" (1973), ma invece ne è soltanto un plagio, o forse un omaggio, che comunque era già stato mediocremente rifatto negli U.S.A. con "IL prescelto"(2006), ma il vero problema non sarebbe nemmeno l'evidente mancanza d'idee, difficile fare qualcosa di veramente nuovo, perché tanto i nuovi autori, indubbiamente colti e cinefili, sanno di poter contare sui giovani spettatori pigri, indolenti e decisamente ignoranti dei grandi classici del passato, ma piuttosto l'esasperante lentezza di questo film, peraltro acuita da un'eccessiva lunghezza, che affossa totalmente la suspense, caratteristica imprescindibile dei thriller di paura, e rendendolo persino ripetitivo. Infatti soltanto dopo la prima ora si ha un vero sussulto, ma per poi subito rimpiobare in altri novanta minuti di noia assoluta fino ad un colpo di scena finale telefonatissimo.Non ci siamo proprio, se costituisce un'omaggio è sicuramente indegno.P.S.:Il sottotitolo italiano "IL villaggio dei dannati" è identico a un' altro grande classico sempre britannico, ma di fantascienza, del 1960, peraltro degnamente rifatto dall'americano John Carpenter nel ''95, che non c'entra assolutamente niente con questa ciofeca.Uno specchietto per le allodole?
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