Regia di Ari Aster vedi scheda film
A dirigere Midsommar - Il villaggio dei dannati è Ari Aster, regista e sceneggiatore statunitense. Con un master in Regia conseguito all'AFI Conservatory, Aster ha scritto e diretto diversi cortometraggi, che sono stati presentati in diversi festival in giro per il mondo, dal Sundance all'SXWX passando per lo Slamdance e il New York Film Festival. Autore del controverso cortometraggio The Strange Thing About the Johnsons, ha anche scritto un romanzo particolarmente apprezzato, Sammy Barthowe at Your Service!. Hereditary - Le radici del male nel 2018 ha segnato il suo debutto nel lungometraggio, facendogli guadagnare l'apprezzamento della critica internazionale. Midsommar - Il villaggio dei dannati è la sua opera seconda.
Al centro di Midsommar - Il villaggio dei dannati vi sono i personaggi di Dani e Christian, la cui relazione è a un bivio a causa dell'abitudine di lui di anteporre a tutto le sue ricerche accademiche e le sue amicizie. Una tragedia però rimescola le carte: Dani rimane orfana, senza più una famiglia, e l'unica persona che le rimane è proprio Christian, che non la lascia quasi per senso del dovere. A interpretare Dani e Christian sono gli attori Florence Pugh, lanciata da Lady Macbeth, e Jack Reynor, visto in Macbeth e Detroit.
Gli amici di cui Christian è solito circondarsi sono: Josh, un dottorando i cui interessi si rivolgono all'antropologia e al folklore, impersonato da William Jackson Harper; Mark, un imbranato caustico e sciovinista supportato da Will Poulter; e Pelle, uno studente svedese che invita gli amici (ma non Dani) nel suo paese e che ha il volto di Vilhelm Blomgren. Accettando l'invito e portando (contrariamente al volere degli amici) Dani con sé, Christian spera di poter approfondire in Svezia il folklore per le sue ricerche accademiche, tuffandosi nei valori, nelle tradizioni e nei riti locali, molto differenti dai propri. Non sa che così facendo porterà Dani a una nuova vita in una nuova famiglia, all'interno di un regime culturale tipicamente matriarcale.