Regia di Melina Matsoukas vedi scheda film
A Cleveland, in Ohio, il duro intervento di un poliziotto nei confronti di un ragazzo ed una ragazza di colore, Slim e Queen, appena conosciutisi, si conclude in tragedia. Lei è ferita, il poliziotto rimane ucciso a causa della successiva colluttazione. I due giovani, convinti che le loro ragioni non saranno ascoltate, anche a causa del colore della loro pelle, intraprendono una fuga che, nelle loro intenzioni, dovrebbe concludersi a Cuba. Sulla loro strada trovano diverse persone convinte della loro buona fede, pronte ad aiutarli; ma non tutti la pensano così. Nel frattempo un video che ha ripreso gli eventi inizia a circolare, ed i due diventano simbolo della lotta delle comunità di colore contro le prepotenze della polizia. Film quanto mai attuale, alla luce delle note vicende legate alla morte dell'afroamericano George Floyd, racconta due storie in una. La prima è quella dei rapporti tra i due fuggiaschi e la società che li circonda. Man mano che si prolunga la latitanza di Slim E Queen, la diffusione del video aumenta, e, con essa, la popolarità dei due ricercati, la quale si riflette sull'atteggiamento che hanno nei loro confronti le persone che vengono in contatto con loro, nella maggior parte dei casi di approvazione. Ciò consente a Slim e Queen di continuare la fuga, mentre nella nazione si scatenano proteste a loro sostegno. Parte della sceneggiatura è dedicata, inoltre, alla descrizione del rapporto tra i due giovani. Nel momento in cui si verifica l'evento, essi si conoscono appena. Le difficoltà della situazione in cui, loro malgrado, finiscono, nonostante alcuni disaccordi iniziali, li uniscono. Aprono i loro cuori l'uno all'altra, nonostante le diverse differenze caratteriali - Slim (Daniel Kaluuya, già da me apprezzato in "Scappa - Get Out") è una persona positiva; Queen (Jodie Turner-Smith) è una ragazza dal carattere chiuso e l'indole pessimista, sia perchè, essendo avvocato, conosce bene le difficoltà dei neri nell'affermazione dei loro diritti, sia a causa del passato difficile - ed, inevitabilmente nasce l'amore. Benchè siano diventati "simboli", e di ciò siano consapevoli, Queen e Slim non hanno la minima intenzione di essere anche martiri. La vicenda, si conclude, purtroppo, a loro sfavore. Non so quanto i fatti rappresentati possano essere verosimili; le proteste e gli scontri divampati negli U.S.A. in seguito alla tragedia di George Floyd dimostrerebbero di si. Non è possibile, però, non rilevare un'incongruenza. Il poliziotto che ferma i due giovani in auto commette evidenti abusi; altrettanto evidente è l'involontarietà dell'azione di Slim. Grazie al video che ha ripreso gli eventi, una legale come Queen potrebbe riconoscere la possibilità di far valere le proprie ragioni in tribunale, ma, scegliendo la fuga, butta al vento questa facoltà. "Buco" nella sceneggiatura o veramente le cose, negli Stati Uniti, sono a questo livello ? Non so dare una risposta certa, propenderei per la prima ipotesi. Dopo una prima parte avvincente, il ritmo del film rallenta; il regista sembra cercare sequenze "ad effetto" - esempio, i due che fanno di tutto per farsi notare mentre percorrono una piacevole strada parallela alla costa. Ho apprezzato il film; ma il regista sembra particolarmente "ruffiano" nella ricerca dell'emozione e dell'indignazione dello spettatore, e ciò mina la credibilità dell'opera e la conseguente valenza di denunzia sociale.
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