Regia di Paul Powell vedi scheda film
Per saperne un po' di Rodolfo Valentino comincio da qualche film anteriore a "Lo sceicco" con cui l'ho conosciuto giorni fa. Ballerino? Trovo un "attore" niente male, impegnato in un ruolo ben diverso dai successivi, senza nulla di esotico. 58 minuti divertenti di una... commedia comica? "Da camera"? I "generi" nel 1918 non erano ancora definiti...
ALL NIGHT (1918)
Non chiedo di meglio che esser criticato per il voto che ho dato a questo film a mio parere sottovalutato (e direi semisconosciuto): quattro stelle (se non mezza in più) ♦. Aggiungo "salvo mia ignoranza".
Il motivo è infatti prima di tutto la data di produzione (1918) e poi che si tratta di una "commedia degli equivoci" (non di un film comico ma quasi) di durata 58 minuti: orbene, io non ne conosco altre di questo tipo fatte sino a quell'anno in America.
https://www.youtube.com/watch?v=r7lu6SnDXCg
E c'è un "commediante" che non può non stupire, nel ruolo di un giovane timido, impacciato, pauroso addirittura. Nulla a che vedere col rubacuori Rodolfo Valentino di poco tempo dopo, cui le donne cadranno ai piedi. Infatti si tratta di Rudolpho di Valentina, sempre il Signor Guglielmi arrivato dall'Italia (Castellaneta, provincia di Taranto) cinque anni prima, nel dicembre 2013; ma è (sembra) un'altra persona.
Qui il suo personaggio ha bisogno di aiuto persino per rimanere a tu per tu con la ragazza (che ama) quel tanto che basti per farglielo sapere (figurarsi, è ben più sveglia di lui la signorina Elizabeth Lane, interpretata da un'ottima attrice, Carmel Myers, non solo del cinema muto). E - non so se succederà ancora, non credo - per una volta è addirittura americano: si chiama Richard Thayer.
Non ha infatti il fascino esotico dello straniero (italiano) che di lì a poco apprezzeranno tanto le americane appena arrivate (1920) al diritto di voto. E neppure balla! Mi aspettavo almeno questo... Che tipo è? Trovatosi costretto in camera con lei per qualche minuto, si rannicchia sotto le coperte.
Ed è bravo anche in questo ruolo, non da protagonista ma centrale, prima che gli cambino il nome quando intuiranno per lui quell'alone straordinario, mitico, che trasformerà in un filone d'oro sino alla prematura dipartita.
Girato tutto in interno (non si può definirlo una "commedia sofisticata", ha anche toni farseschi da pochade) è imperniato sulla figura - spesso davvero comica - di un eccentrico riccone ed autentico "rompiballe", Mister Bradford (reso alla grande da William Dyer). Sembra disposto a finanziare con un milione di dollari un progetto, vitale per loro, di due coniugi amici di Beth e Richard che li avevano invitati a cena per aiutare quest'ultimo a risolvere il suo "problemino": non si può rifiutargli una visita inattesa (e anzi bisognerà inventarsi qualcosa per mancanza di collaboratori domestici) ma lui la farà subito "da padrone", oltre il lecito ma inarrestabilmente.
E resterà "tutta la notte": per divertirci, a tratti parecchio, in attesa del lieto fine.
La regia è di Paul Powell, attivo nel cinema muto dal 1914 al 1930, noto soprattutto per aver diretto film interpretati da Mary Pickford, la "fidanzatina d'America".
cherubino,
27 febbraio 2018
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♦ sempre col "mio" metro (voto minimo per il cinema muto = *** e mezza, area positiva)
(prima)
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