Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Un’anziana donna tedesca ormai vedova, conosce casualmente un giovane immigrato marocchino, Ali. Tra Emmi ed Alì nasce inaspettatamente un sentimento, e con questo una serie di complicazioni date dal giudizio di tutte le persone che ruotano loro intorno.
Film molto bello di Fassbinder che racconta la paura. La paura del diverso, dell’immigrato come dell’anziano, e più in generale di tutto ciò che sfugge dalle convenzioni dettate dalla morale.
La paura che porta alternativamente ad un eccesso di contatto o al rifiuto totale. E successivamente l’ipocrisia che per mero interesse mette da parte questa paura.
I protagonisti si troveranno nel mezzo di un conflitto dove i loro stessi sentimenti vengono messi alla prova, divenendo ancora più consapevoli della loro inevitabile solitudine esistenziale. La narrazione asciutta che scava sempre nelle emozioni dei personaggi, parlando un linguaggio parallelo oltre quello della narrazione che scorre apparentemente con leggerezza, costituisce la bellezza di questo lavoro
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