Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Un Fassbinder ultralucido nella struttura della sceneggiatura, una storia (non ho visto comunque il Sirk cui si è ispirato) talmente chiara, limpida nella forma, torbida e insieme sincera e appassionata nel contenuto, talmente fruibile da chiunque da sembrare addirittura sfacciata. Eppure il grande Fassbinder, acuto critico della psicologia sociale, costruisce un film altamente formativo che tutti dovrebbero vedere: apparentemente manicheistico e a blocchi, in realtà lo sviluppo mescola le carte, si passa dalla esplicita ostilità all'accettazione di facciata e di tornaconto, fino a far commettere gli stessi errori alla medesima protagonista (una grandissima Brigitte Mira). Lo stile melodrammatico è sempre credibile, anche nei momenti più tragici, e le frequenti stasi e i silenzi attivano un notevolissima tensione. El Hedi Ben Salem era uno dei grandi amori del regista. 9 1/2
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