Sol Nazerman è un ebreo newyorkese che fa l'usuraio ad Harlem per conto di un magnaccia. Ex deportato nei lager nazisti, quell'esperienza lo ossessiona al punto da spingerlo a un comportamento disumano e pieno di rancore verso tutta l'umanità. Ma la morte tra le sue braccia dell'aiutante di bottega, che si è preso una pallottola al posto suo durante una rapina, lo fa sprofondare in una crisi profonda.
Note
Quando uscì, il film fu sommerso dalle polemiche per le tesi un po' confuse che sosteneva. Tra melodramma e denuncia, molta la carne al fuoco: problemi razziali, antisemitismo, emarginazione, rapporto tra vittima e carnefice, colpa e salvazione. Steiger è intenso e barocco, minimalista e teatrale.
La prima impressione è quella che conta. Poco importa cosa c’è dietro/dentro e quali siano i fattori scatenanti di un atteggiamento, innanzitutto se considerato ostico/ostile, per chi guarda distrattamente, concentrato sui problemi che lo assillano senza ammettere orizzonti rassicuranti, la facciata è determinante, divenendo automaticamente essenza, in poche parole… leggi tutto
Il trauma dei sopravvissuti all'Olocausto in un film che riesce a unire la piattezza paratelevisiva di certo cinema liberal a un montaggio (Ralph Rosenblum) che scimmiotta i movimenti d'avanguardia, alla recitazione sopra le righe di R. Steiner e, unica nota positiva, ai suggestivi esterni da cinema verità di Boris Kaufman. Se non fosse offensiva la figura grassottela di R. Steiger che si… leggi tutto
La prima impressione è quella che conta. Poco importa cosa c’è dietro/dentro e quali siano i fattori scatenanti di un atteggiamento, innanzitutto se considerato ostico/ostile, per chi guarda distrattamente, concentrato sui problemi che lo assillano senza ammettere orizzonti rassicuranti, la facciata è determinante, divenendo automaticamente essenza, in poche parole…
Sol Nazerman e' un ebreo scampato ai campi di sterminio nazisti, dove ha visto morire tutta la sua famiglia. Ora vive a New York dove gestisce un banco dei pegni di proprieta' di un malavitoso di colore di Harlem. L'esperienza nei lager ne ha fatto un uomo cinico, insensibile e indifferente a qualsiasi cosa. Ma qualcosa cambiera' nella sua vita. …
SITUAZIONE FINALE (AL 25 FEBBRAIO 2016, n° 41 votanti)
26.2.2016:
NOTA:
La classifica di tutti i film votati compare NEI COMMENTI alle 20 "strisce" dei film indicati (per gli anni dal 1960 al 1979) dal…
THE TORTURE NEVER STOPS
Raramente un film mi ha turbato più di questo. E raramente ho letto recensioni con le quali mi trovavo meno d'accordo. È una delle poche pellicole che abbia letteralmente costretto qualcuno a guardare (mia moglie, la mia vittima preferita, nel caso specifico) e rispetto alla quale abbia ricevuto uno specifico diniego: da parte di mia…
Il trauma dei sopravvissuti all'Olocausto in un film che riesce a unire la piattezza paratelevisiva di certo cinema liberal a un montaggio (Ralph Rosenblum) che scimmiotta i movimenti d'avanguardia, alla recitazione sopra le righe di R. Steiner e, unica nota positiva, ai suggestivi esterni da cinema verità di Boris Kaufman. Se non fosse offensiva la figura grassottela di R. Steiger che si…
Sto leggendo "Dossier Odessa" di John Forsyte e ad un certo punto il protagonista va a trovare Lord Russel, autore del libro "Il flagello della svastica" ; questo titolo ha acceso in me un campanello e…
Se guardo indietro nella mia vita mi rallegro di appartenere ad una generazione che ha assistito all'esplosione del mondo del cinema e si è inebriato di ogni suo progresso , di ogni sua…
Dopo mesi che cerco di infondere una umanità "vecchia maniera" nelle mie play, con la speranza di aprire una breccia nei cuori rivestiti di ormai incrostato cinismo, ammetto palesemente il mio fallimento;…
..e noi li sbarravamo tutti e due. I più anziani ricorderanno che sino al 1966 la censura imibiva allo spettatore italiano la visione di seni , glutei ( figuriamoci il resto ) femminili salvo in…
Tratto dagli sceneggiatori Morton S. Fine e David Friedkin (una vita nella Tv americana firmando gli script di serie immortali come, tra le tante, Il virginiano, The Alfred Hitchcock Hour, Police Story, I Spy, Kojak, Le strade di San Francisco) dall'omonimo romanzo di Edward Lewis Wallant, che nel 1961 piazzava il negozio di un usuraio ebreo sulle rive del fiume Harlem e lasciava…
Con mio grande rammarico da oggi non è più visibile Rai sat cinema,il mio canale preferito tra quelli del bouquet(lo chiamano così) SKY.Raisat cinema mi ha permesso di conoscere film di difficile…
Tutti i fantasmi del passato che ti esplodono in faccia come una bomba a frammentazione.La vita dell'ebreo Sol è segnata dal suo internamento in un campo di concentramento nazista.Segnata forse vuol dire poco.Condizionata è il termine migliore perchè i ricordi confusi si affastellano continuamente nella sua mente offuscata dalla tragedia che ha vissuto e reagisce in modo assolutamente…
Ci sono pellicole che lasciano un'impronta pesante, incancellabile, anche se non tutto quello che propongono è perfetto, in cui una regia notevole o una prova d'attore straordinaria spargono merito e danno la spinta necessaria a far sì che ciò avvenga."L'uomo del banco dei pegni" si apre con una sequenza estatica, sconclusionata come un ricordo confuso o un sogno appena prima che finisca,…
Un altro film avente come argomento l'Olocausto e le conseguenze su chi ne è scampato. Rod Steiger interpreta l'ebreo che, fuggito dall'Europa, si stabilisce a New York lavorando in un banco dei pegni, riversando sugli avventori tutta la sua rabbia ed il rancore accumulati negli anni.
La storia e la sceneggiatura sono belle ma la messa in scena di Lumet è, a tratti molto rigorosa…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (3) vedi tutti
Assoluto capolavoro,Steiger superlativo diretto da un maestro che si chiama Lumet.
commento di ezioIl film è di estrema intensità e cupezza, ma si finisce in depressione guardandolo.
commento di moviemanIndubbiamente un capolavoro ,anche se e' troppo noioso
commento di danandre67