Regia di Roberto Albanesi, Luca Bertossi, Davide Cancila, Francesco Longo, Daniele Misischia, Nicola Pegg, Davide Pesca, Eugenio Villani vedi scheda film
Film contenitore di otto cortometraggi horror italiani, realizzati in tempi -e con tecniche- differenti. Privo di un filo conduttore, ha comunque il pregio di divulgare lavori destinati -altrimenti- all'oblio.
Vlog – L’ultimo video di Sara (***)
Found-footage di una blogger che reagisce agli insulti e alle minacce ricevute sul Web.
The taste of survival (**1/2)
In un mondo post apocalittico, una ragazza fugge da tre pericolosi mutanti.
Nyctophobia (***)
Ossessionato dal buio, il protagonista è afflitto da inquietanti visioni notturne.
Nel buio (** 1/2)
Una ragazza, traumatizzata da un incidente, sperimenta allucinanti visioni.
Io non le credo (***)
Un giovane, perseguitato da una spettrale suora, non viene creduto dal prete al quale si confida.
Escape from madness (**1/2)
Una ragazza finisce tra le mani di un folle sanguinario, armato di motosega e con maschera alla Leatherface.
Che serata di merda! (*)
La vendetta di un uomo investito da una macchina, dopo essere risorto -a distanza di un anno- dalla tomba.
Haselwurm (*1/2)
Una coppia si mette sulle tracce di una creatura che dovrebbe, una volta mangiata, donare poteri straordinari.
Otto episodi costituiscono questo horror antologico (della durata complessiva pari ad 84 minuti) diretto da registi emergenti nel panorama cinematografico italiano. Purtroppo i mezzi sono piuttosto scarsi e talvolta anche le idee, come dimostra Che serata di merda!, episodio con intenzioni ironiche, metacinematografiche e autocelebrative (la coppia guarda infatti il dvd di Non nuotate in quel fiume, ultimo lavoro indipendente di Roberto Albanesi). L'idea non è malvagia, ovvero recuperare cortometraggi altrimenti invisibili e comporre un film sulla falsariga di Creepshow. Purtroppo la cornice -necessaria in ogni film antologico- qui è pressoché assente, e ogni singolo "short" è affiancato al precedente molto approssimativamente. Si nota, inoltre, un forte sbilanciamento tra la prima parte (decisamente migliore) e l'altra metà, composta da episodi meno interessanti. Da segnalare lo spreco di talento (fotografia, effetti speciali e regia) che sta dietro a Haselwurm: il segmento più curato infatti appare anche quello meno originale. After midnight, visto che ha almeno raggiunto la distribuzione home video, costituisce dunque un'ottima occasione concessa ai giovani registi di farsi conoscere. Nel bene e nel male.
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