Espandi menu
cerca
L'albero degli zoccoli

Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film

Recensioni

L'autore

luca826

luca826

Iscritto dal 22 maggio 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 42
  • Post -
  • Recensioni 1443
  • Playlist 28
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su L'albero degli zoccoli

di luca826
10 stelle

VOTO 9+ INELUTTABILE Olmi riversa tutta la sua sensibilità in una storia in cui di sensibilità ne serviva veramente molta per non cadere nella fredda ricostruzione storica da sceneggiato TV. Invece la poesia esce da ogni inquadratura, da ogni gesto ed il film è di una naturalezza, di una onestà come solo il grande cinema sa essere. Tutti attori non professionisti per ribadire ancora di più l'operazione realistica per narrare una vicenda che si snoda tra le vite contadine di una cascina nella bassa bergamasca di fine 800. La ricostruzione commovente e perfetta è parte integrante del messaggio di purezza che l'autore vuole trasmetterci, una purezza molto lontana dai giorni d'oggi. Un mondo che manteneva un equilibrio e dei sapori più vivi, più umani, ma che certo non era esente da tristezza e dolore, con un destino simbolicamente (e polemicamente) ineluttabile, deciso fin dalla nascita. Olmi non si nasconde, il suo è un pessimismo di fondo inesorabile e non riesce a non commuoversi davanti a storie cosi "semplici ed assolute", dove l'eterna questione del vivere e del perchè vivere rimbomba nelle coscienze di noi spettatori: è solo sofferenza, ma non solo, intorno ad essa la poesia del "banale" è potentemente ovunque e da sola giustifica le terribili privazioni terrene. Regia sempre morbida e sofferta ma mai compiaciuta e distaccata (come può risultare magari la prima parte di "Novecento", meravigliosamente girata ma troppo calligrafica), che sa tenere in mano anche le situazioni più soggette ad un eventuale tracollo retorico. Una delle colonne portanti del cinema italiano (e non solo), da confrontare con "La ballata di Narayama" di Imamura, antropologicamente ed emotivamente accostabile anche se non è al livello del film di Olmi. Per me essendo figlio di contadini nel milanese, ormai borghesizzato, l'impatto emotivo all'opera è decisamente maggiore. La versione dialettale originale è assolutamente consigliata.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati