Regia di Harold Becker vedi scheda film
Un anno particolarmente lavorativo per Bruce Willis fu il 1998, che interpretò in una stagione sola il blockbuster "Armageddon", il film impegnato "La colazione dei campioni", da Kurt Vonnegut, e questo suo tipico "Codice Mercury", in cui è il solito duro inviso a chi lo comanda, che deve portare a compimento una missione che dovrebbe ucciderlo: l'idea di partenza non era delle peggiori, visto che l'eroe si ritrova a dover salvare da una scheggia dei servizi segreti particolarmente avvezza a togliere di torno fisicamente chiunque interferisca, un bambino che soffre di autismo. Meno incline a buttarla sul catastrofismo spettacolare trito e comune del genere, Harold Becker non sembra tuttavia a suo agio: "Codice Mercury" è un thriller ordinario, piuttosto prevedibile nell'iter che compie per giungere al finale, e nel consueto calor bianco degli scontri, da apprezzare il sardonico cattivo interpretato da Alec Baldwin, mentre il bambino recita piuttosto male
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