Regia di Tony Gatlif vedi scheda film
Stephane, giovane musicologo francese si reca in Romania sulle tracce di una cantante locale di cui conosce le canzoni lasciategli dal padre prima di morire registrate su nastro. Attraverso un vecchio e simpatico ubriacone del posto, Izidor, entra in contatto con la comunità rom. Incomincia a conoscerne i costumi e le usanze, s'innamora di una ragazza, Sabina, che lo accompagnerà nelle sue ricerche. Con la loro semplice storia,questa produzione indipendente di Tony Gatlif(Pardo d'argento 1997) ci mostra qualche aspetto sui rom che si preferisce ignorare nelle nostre società opulente,ci ricorda che la lotta per la sopravvivenza esiste eccome, e che a soccombere sono sempre i più deboli. Il film si avvale di un'autenticità e di una freschezza non frequenti, i due giovani protagonisti regalano un'interpretazione che indelebilmente li segnerà negli anni a venire. Gatlif, con pochi mezzi, ricostruisce un pò alla volta le tribolazioni delle minoranze, diverse e numerose dall'essere poi alla fine la moltitudine del mondo, che per salvarsi deve fare comunità col vicino. Colonna sonora godibilmente "etnica", mentre tra le immagini più felici da ricordare l'amplesso fra i due protagonisti, una sequenza gioiosa e liberatoria,con corsa finale nel bosco così lontana dal cinema patinato e così vicina al senso tragico della vita.
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