Shtisel

Essere individui in un mondo di uguali. La serie tv israeliana Shtisel ci porta - con poesia e leggerezza - all'interno della vita di una famiglia che è parte di una comunità haredi di Gerulasemme: ebrei ultra-ortodossi che seguono nel dettaglio le prescrizioni religiose, in un regime di semi-segregazione dalla modernità.

Shtisel - Di cosa parla

La famiglia Shtisel, che vive a Gerusalemme, nel quartiere di Geula, è una famiglia di Haredi: ebrei ultra-ortodossi askhenaziti. Gli uomini indossano il tipico cappello a tesa larga, l'abito nero, la camicia bianca e portano la barba lunga e i peyot (i lunghi boccoli lasciati crescere dai capelli sopra le tempie). Le donne vestono modestamente. I primi sono quasi tutti dediti allo studio e all'insegnamento delle Scritture, le seconde fanno andare avanti la famiglia. Visti da lontano appaiono curiosi e omologati agli stereotipi: visti da vicino - nelle loro relazioni, nelle vicende private e domestiche - sono uomini e donne con le loro passioni e le loro inclinazioni.

Da quando è morta sua moglie, Shulem Shtisel - il patriarca - è rimasto solo in casa con Akiva, il figlio minore, che ha il temperamento di un artista (ama molto disegnare) e la testa un po' nelle nuvole. La maggiore preoccupazione di Shulem è vederlo accasato. Gli altri suoi figli - il poco valutato Zyi Arye, la povera Giti - sono sposati e hanno tutti una numerosa prole, ma Akiva è ancora scapolo e a nulla servono gli incontri che il sensale gli procura, cercando per lui una ragazza che soddisfi le esigenze della tradizione, che vuole che i matrimoni siano combinati. Non c'è nulla da fare: Akiva è un po' anarchico, pur se non ribelle, e in fondo questa sua insoddisfazione rappresenta il motore della serie. Ciò che lui cerca è l'amore. Quello e la realizzazione di se stesso, della sua dolcezza e delle sue aspirazioni. Aspettative tutto sommato normali che però mal si combinano con il mondo in cui è immerso.

Parallelamente si snodano le vite degli altri membri della famiglia estesa: una parte importante nell'economia della storia è la vicenda di Giti, che si trova a vivere faticosamente sola con i molti figli da quando il marito Lippe è andato a lavorare altrove. Anche la storia di Ruchami - che di Giti e Lippe è la figlia maggiore - ha un notevole peso, soprattutto nella seconda stagione.

E poi c'è lui: Shulem, imprescindibile nel suo ruolo di padre ma con una vita propria - con sviluppi inattesi legati tanto al suo lavoro di insegnante e rabbino quanto alla sua stessa vita affettiva.

I personaggi

Akiva Shtisel (Michael Aloni) è il più giovane dei figli della famiglia Shtisel: un candido, sognatore e artista. Vive ancora con il padre e lavora insegnando nella yeshiva (la scuola religiosa) dove insegna lo stesso padre. La ricerca di una moglie per lui (con sue vicissitudini sentimentali a questa correlate) è il plot centrale della serie.

Shulem Shtisel (Dov Glickman) è il patriarca della famiglia. Rabbino stimato che insegna in una yeshiva, Shulem è rimasto da poco vedovo. Fumatore accanito e molto interessato al cibo, ha una preoccupazione: vedere sposato il figlio Akiva, che ama molto e che tuttavia non capisce. Le vicende sue e della sua famiglia costituiscono un secondo arco narrativo importante della serie.

Giti Weiss (Neta Riskin) è una delle due figlie di Shulem, sorella maggiore di Akiva. È sposata con Lippe e, nonostante l'esordio romantico, la loro relazione si è deteriorata nel tempo, soprattutto dopo che lui è andato all'estero per lavorare. Minuta e agitata da una tensione continua, Giti deve provvedere da sola al sostentamento della famiglia e occuparsi della prole.

Elisheva Rotstein (Ayelet Zurer) è la madre di un ragazzino cui insegna Akiva. È vedova - per ben tre volte! - nonostante sia ancora giovane e piacente.

Ruchami Weiss (Shira Haas) è la figlia maggiore di Giti e Lippe. Soffre molto l'assenza del padre ed è stata responsabilizzata anche troppo presto dalla madre, che le ha affidato l'accudimento dei fratelli minori. Nella seconda stagione sarà protagonista di una vicenda sentimentale.

Lippe Weiss (Zohar Strauss) è il marito di Giti. Un uomo controverso, nel quale il bisogno di evadere dai legami della vita vissuta secondo i rigidi dettami della comunità confligge con le responsabilità di cui si è fatto carico, nei confronti della moglie e dei figli.

Zvi Arye Shtisel (Sarel Piterman) è l'altro figlio maschio di Shulem e quindi è fratello di Giti e Akhiva. È un personaggio minore anche per via della scarsa considerazione che il padre ha sempre nutrito verso di lui. Come gli altri maschi della sua famiglia è un rabbino, dedito alla studio. Ha una segreta passione per la musica e un talento inesplorato per il canto.

Nukhem Shtisel (Sasson Gabbai) è il fratello di Shulem, vive ad Anversa e ha una figlia, Libbi, che è quindi cugina di Akiva Shtisel e che ha la sua stessa età. È il personaggio in cui appaiono maggiormente certi stereotipi attribuiti agli ebrei: in primis il rapporto ossessivo con il denaro. È cinico, tagliente e decisamente interessato.

Libbi Shtisel (Hadas Yaron) è la cugina di Akiva, figlia di Nukhem. Vive in Belgio con il padre e compare nella seconda stagione.