Alla periferia di Dakar, Ada è combattuta tra l'uomo a cui è stata promessa come sposa e quello che realmente ama, il giovane operaio Souleimane. Una notte, Souleimane e i suoi colleghi scompaiono in mare. Eppure, poco dopo, tornano al loro vecchio quartiere per riprendersi le amate che hanno lasciato. Alcuni hanno voglia di vendicarsi e di dare fuoco alla città qualora i loro datori di lavoro non paghino i loro salari. Souleimane, invece, è tornato solo per Ada, per stare con lei un'ultima volta ancora.
a tratti ingenuo, specialmente nella parte finale, ma per un'ora propone un'immagine inquietante e sospesa dell'africa moderna, un senegal irrisolto, ma affascinante e vero
grande lentezza e non altrettanta pregnanza per una durata non proporzionata alla materia racontata. peccato, perché fosse stato un mediometraggio, avrebbe potuto essere un buon film.
Favola allegorica sulla globalizzazione,belli gli sfondi sociali ma troppo simboli e troppe immagini soprannaturali che tolgono drammaticita' al film.Sufficente.
FESTIVAL DI CANNES 2019 - CONCORSO Il mare dà, a volte prende, e a volte restituisce. Ada e Souleiman ovvero... I Promessi Sposi made in Senegal, sono protagonisti di un amore contemporaneo, contrastato e reso impossibile da un matrimonio combinato che dovrà impegnare, suo malgrado, la bella vergine Ada con un ricco spasimante in grado di assucurare benessere a lei e alla sua… leggi tutto
Pur riconoscendo al film una certa poetica e una sua originalità, il risultato finale è comunque pasticciato, confuso, discretamente lento e noiosetto. Alcuni personaggi entrano ed escono dalla vicenda di Ada senza lasciare traccia (il marito), altri ancora appaiono dal nulla (tipo il detective) e restano sospesi tra realtà e stregoneria, lasciandoci con un grosso punto… leggi tutto
Pur riconoscendo al film una certa poetica e una sua originalità, il risultato finale è comunque pasticciato, confuso, discretamente lento e noiosetto. Alcuni personaggi entrano ed escono dalla vicenda di Ada senza lasciare traccia (il marito), altri ancora appaiono dal nulla (tipo il detective) e restano sospesi tra realtà e stregoneria, lasciandoci con un grosso punto…
Frammenti di un ventennio a bassa intensità.
- Europa.
- Vita.
- Mediterraneo.
- CO²: ca. 410 ppm.
- Kurdistan.
Articolo di Limes OnLine a firma Lucio Caracciolo…
Parasite di Bong Joon ho: Palma d'oro al 72° Festival di Cannes. Comunque sia andata a finire, si è trattato di un festival qualitativamente alto,… segue
La sigla di Cannes è una scala, una montée de marches verso le stelle, verso la Palma d'Oro che come astro del cielo si solleva.
https://www.youtube.com/watch?v=nbiYYbUZQK8…
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L'ultimo film di Mati Diop, presentato in Concorso al 72esimo Festival di Cannes, è un talvolta curioso talvolta irritante esperimento metaforico, che passa dal reale all'immaginario senza soluzione di continuità, minacciando la struttura narrativa che pure a fatica sembrava aver costruito con una qualche suggestione che prende il sopravvento (prime fra tutte, le luci della…
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Commenti (4) vedi tutti
Noiosa schifezza.
commento di gruvieraza tratti ingenuo, specialmente nella parte finale, ma per un'ora propone un'immagine inquietante e sospesa dell'africa moderna, un senegal irrisolto, ma affascinante e vero
commento di carloz5grande lentezza e non altrettanta pregnanza per una durata non proporzionata alla materia racontata. peccato, perché fosse stato un mediometraggio, avrebbe potuto essere un buon film.
commento di giovenostaFavola allegorica sulla globalizzazione,belli gli sfondi sociali ma troppo simboli e troppe immagini soprannaturali che tolgono drammaticita' al film.Sufficente.
commento di ezio