Regia di Mati Diop vedi scheda film
Pur riconoscendo al film una certa poetica e una sua originalità, il risultato finale è comunque pasticciato, confuso, discretamente lento e noiosetto. Alcuni personaggi entrano ed escono dalla vicenda di Ada senza lasciare traccia (il marito), altri ancora appaiono dal nulla (tipo il detective) e restano sospesi tra realtà e stregoneria, lasciandoci con un grosso punto interrogativo sulla testa. Considerati che gli argomenti trattati (ma in realtà solo sfiorati) sono significativi - dall'emigrazione sui barconi alle donne costrette in matrimoni che non desiderano - a mio parere c'erano tutti gli spunti per realizzare un film più corposo, con meno spazio per incomprensibili escursioni esoteriche e maggior risalto sulle vite di persone sfruttate e costrette a perdere la vita nella speranza di un futuro migliore.
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