Regia di Ron Wibston vedi scheda film
Un war-movie minore, niente di eccezionale. Si può vedere comunque.
1944. Un gruppo di marines sbarca su un isola nelle Filippine occupata dai Giapponesi per contattare un agente che ha delle informazioni importanti per lo sbarco degli Alleati.
Riusciranno nell'impresa?
Uno dei tanti film usciti sfruttando l'onda del grande successo che il cinema di guerra riscuoteva in quel periodo (agli anni sessanta risalgono veri e propri cult quali ad esempio I cannoni di Navarone, La battaglia dei giganti, Dove osano le aquile, Quella sporca dozzina etc...).
"Marines: sangue e gloria" rappresenta tuttavia un film minore: una sceneggiatura pressoché inesistente, che non esplora adeguatamente le psicologie dei personaggi, una regia piatta che predilige una narrazione un po' prolissa e monocorde e una colonna sonora piuttosto pedante, che a tratti sembra anche scopiazzata da altri film.
A completare la cornice abbiamo un cast convincente solo in parte: Hugh O'Brian è inespressivo, a differenza di Mickey Rooney che invece è abbastanza in forma; James Mitchum (figlio del mitico Robert, al quale assomiglia in una maniera impressionante) è convincente, anche se non ha un briciolo del talento e del carisma di suo padre.
Le scene d'azione sono comunque fatte discretamente e rimangono probabilmente l'elemento migliore del film, che si risolleva leggermente nel finale.
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