Regia di Luchino Visconti, Mauro Bolognini, Pier Paolo Pasolini, Vittorio De Sica vedi scheda film
Segnale di un cinema d'altri tempi che andava lentamente arenadosi sulla crisi che l'investirà alla metà dei settanta, Le streghe, praticamente non visto (lo stesso Renzi dirà nel suo Visconti Segreto di non averlo potuto visionare) è un omaggio alla bellezza sofisticata ed eterea della Mangano ma anche alla sua sensibilità di attrice. All'interno si alternano cortometraggi più o meno brevi campionario-fotografia di un momento ancora buono del cinema italiano. L'episodio più bello è quello di Pier Paolo PAsolini "La terra vista dalla luna" in cui la poetica delle periferie si fonde con la comicità di Totò e da origine ad una fiaba tanto sgangherata nell'aspetto visivo quando dolcissima nella narrazione. L'episodio che sarebbe dovuto essere più acido (dico sarebbe se non fossero intervenute pesanti le forbici del produttore) quello di Luchino VIsconti "La strega bruciata viva" in cui zavattinianamente s'interroga ancora sull'essenza del divismo e dell'essere attore. L'episodio è uno dei pochi momenti in chi Visconti, all'apice della sua carriera, guarda al mondo d'oggi (lo ha fatto anche con gli altri due episodi Anna e Il Lavoro rispettivamente per Siamo donne e per Boccaccio 70), stigmatizzandone alcuni aspetti, fra cui appunto la notorietà che riduce la donna ad un oggetto di consumo (chiaro nella battuta del commendatore sulla carne in scatola). L'episodio di De Sica è giocato tutto sul sogno contrapposto alla realtà e se forse è meno bello è sicuramente incisivo, e in più conta della presenza di un giovanissimo (e fascinoso) Clint Eastwood alle sue prime armi. Gli altri due sono episodi di taglio più breve in cui viene coinvolto Alberto Sordi nei panni di un autista sfruttato e nell'altro un po' banalmente un episodio di vita siciliana.
Il film come tutti quelli ad episodi risente un po' del tempo, anche se la bellezza e la bravura della Mangano non si discutono, ma nello stesso tempo provoca un po' di nostalgia pensando che come strenna natalizia un Ponti o un De Laurentis offrivano pellicole così agli spettatori, sopratutto pensando che gli episodi malgrado tutto hanno sempre lo stesso livello buono se non ottimo. Le streghe sta in bilico su questi anni felici che volgono alla fine. Forse vale la pena di vederlo - se ci riesce- per questo.
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