Regia di Kantemir Balagov vedi scheda film
Un film cupo, girato quasi tutto in ambienti chiusi o in notturna, in un'Unione Sovietica fresca di vittoria contro i nazisti ma con le ferite ancora aperte del lungo assedio di Leningrado. In questo contesto si muovono le due protagoniste (per inciso artefici di un'ottima interpretazione) ex compagne sul fronte e ritrovatesi in circostanze drammatiche in un ospedale militare. Tuttavia l'apparente serenità sarà breve, le ferite dell'anima prima ancora che del corpo non permetteranno di vedere la luce in fondo al tunnel, di lasciarsi alle spalle la tragica morte di un figlio, l'unico sottile filo in grado di legarle ancora, fino a risvolti patologici e paradossali. Un film intenso, in alcuni punti eccessivamente crudele, ma comunque dotato di un suo lucido realismo.
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