Regia di Kantemir Balagov vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 72 - UN CERTAIN REGARD Sopravvissute alla catastrofe dell'assedio di Leningrado, durante le sanguinose fasi salienti della fine del Secondo Conflitto Mondiale, seguiamo le drammatiche vicissitudini di due ragazze scampate alla distruzione, addette all'infermermeria dell'ospedale cittadino. Una delle due, ragazza magra, bionda quasi albina e altissima (il titolo inglese "beanpole" ovvero "spilungona" si riferisce alla sua figura svettante sulla folla, decisamente singolare e differente dalla media) viene colta in determinati momenti da attacchi simili a quelli epilettici che la immobilizzano rendendola completamente incapace di gestire la situazione o reagire al blocco funzionale di cui accusa il suo corpo in quei drammatici frangenti.
È così che la ragazza inavvertitamente porta alla morte il suo figlioletto, mentre la sua amica disinibita e progressista vive con strazio la propria sterilità causata dai ripetuti aborti a cui è andata incontro nella suo movimentato percorso sentimentale. Insieme le due donne celebreranno un patto che le unisce nella disperazione degli eventi, mosso e costruito per permettere loro di accedere di diritto a poter entrambe divenir parte di una famiglia, anche sui generis e non certo omologata nei canoni ufficiali.
Con la maestria nel condurre una storia che gli riconosciamo dai non lontani tempi del suo riuscito Closeness, al Certain Regard qui a Cannes pure lui nel 2017, torna il talentuoso cineasta russo Kantemir Balagov con un dramma dai colori sanguigni ed accesi, che si contorna di scenografie corpose e pregne di storia per raccontare una ferale, accanita storia di amicizia e collaborazione intima tra donne, controversa e dettata certo da un interesse reciproco, così come certo da una attrazione reciproca da parte di due giovani donne problematiche ma irgogliose e fiere ognuna del proprio controverso percorso esistenziale costellato di lutti o di episodi segnati da crudeltà o violenze.
Due personaggi caratteriali dal temperamento forte e difficile da essere domato, che il regista riesce a sviscerare tenendo salde le redini di un film sontuoso, che si prende i suoi tempi per raccontare una storia drammatica figlia di un'epoca di violenze e indicibili sofferenze, ove solo il sogno di un futuro normale aggrappato ad una famiglia, può indurre a trovare il coraggio di superare.
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